Il governo di Gustavo Petro ha firmato un accordo di cooperazione con la Corte penale internazionale (CPI) di Bogotà, al fine di “rafforzare” il potere giudiziario in Colombia.
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L’accordo “cerca di lavorare insieme per rafforzare la cooperazione, il dialogo, lo scambio di esperienze e lo sviluppo di capacità tra il sistema giudiziario e le agenzie di controllo in Colombia”ha assicurato la Presidenza.
Alla Casa de Nariño, il procuratore della CPI, Karim Khan, e il ministro degli Esteri colombiano, Luis Gilberto Murillo, hanno firmato il documento alla presenza del presidente Petro, dopo un incontro tra i rappresentanti della Corte e del governo colombiano, compreso il presidente.
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“Per noi è molto incoraggiante che la sede dell’evento di lancio e presentazione della politica di complementarità e cooperazione della Procura della Corte Penale Internazionale sarà in Colombia, qui a Bogotá,” ha affermato il ministro degli Esteri colombiano al termine dell’incontro con Khan nella sede del Ministero degli Affari Esteri.
La CPI, creata nel 2002, È l’unico tribunale indipendente al mondo istituito per indagare sui crimini più gravi, come genocidi, crimini di guerra e crimini contro l’umanità..
Gli accordi, firmati anche nella Repubblica Centrafricana secondo una dichiarazione della Corte, mirano a rafforzare i legami di cooperazione con gli Stati firmatari dello Statuto di Roma del 1998 sui crimini di guerra, “avvicinando il loro lavoro alle comunità colpite e approfondendo le loro associazioni”.
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Khan, da parte sua, Giovedì ha elogiato la politica di attuazione degli accordi di pace del 2016 con le FARC.
“L’esempio che vediamo qui è un esempio per il mondo”, ha detto l’avvocato britannico. “Quando lavoriamo con la Colombia, non arriviamo qui con tutte le risposte. “Impariamo (…) dalla Procura Generale, dal PEC, dalle istituzioni”Ha aggiunto.
La Giurisdizione Speciale per la Pace (JEP) è un’istituzione nata nel processo di pace del 2016 e giudica alcuni dei peggiori crimini commessi durante la guerra.
AFP
