La piattaforma richiede informazioni su un femminicidio a Villa Clara

La piattaforma femminista Yo Sí Te Creo en Cuba ha recentemente lanciato un avviso per chiedere informazioni su un presunto femminicidio avvenuto nella provincia di Villa Clara.

È attraverso il suo profilo Facebook che ha chiesto informazioni su Yudely Chongo, una giovane madre che sarebbe stata uccisa dal suo ex compagno tra il 19 e il 20 aprile a Mataguá, Manicaragua.

Si prevede, in questo modo, che nelle prossime ore l’organizzazione possa offrire nuovi dettagli relativi al caso.

Nel frattempo, se questo presunto femminicidio venisse confermato, si aggiungerebbe un elenco sempre più lungo di casi simili segnalati dalla piattaforma sull’isola.

Uno di questi è avvenuto a metà aprile, quando Yo Sí Te Creo a Cuba ha confermato il femminicidio di Elisbeidi Tamayo Peña, una donna di 39 anni, residente a Sibanicú, provincia di Camagüey.

Secondo la piattaforma, “l’incidente è avvenuto l’11 aprile ed è stato perpetrato dal suo ex compagno, che successivamente si è tolto la vita”, dopo aver spento la luce della donna, senza averne alcun diritto.

A marzo ha confermato due nuovi femminicidi a Cuba. Uno dei casi è quello di Paulina Collazo Diago, trovata morta a Los Arabos, Matanzas, dopo essere scomparsa tra il 27 febbraio e il 14 marzo.

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L’altro tragico caso è quello di María, una donna di 92 anni, vittima del suo stesso genero a Lawton, Diez de Octubre, L’Avana.

Questi rapporti evidenziano una tendenza preoccupante di morti violente di donne in circostanze sospette, spesso ignorate o minimizzate dalle autorità.

Nel frattempo, la dittatura, invece di concentrarsi su questo tipo di problemi, insiste nel reprimere coloro che, appunto, chiedono la fine dell’incubo.

Editoriale di Cubani nel Mondo

 
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