A Tucumán, il progetto di riabilitazione dell’emblematico edificio Correo Argentino sembra essersi fermato, lasciando un simbolo architettonico in uno stato di incertezza.
Nel programma “Panorama Tucumano” è stato annunciato che il sogno di rivitalizzare l’antico edificio del Correo Argentino, trasformandolo in un centro culturale, ha incontrato ostacoli finanziari e burocratici.
L’accordo iniziale tra Poste e Provincia prevedeva una collaborazione in cui l’Ente Culturale avrebbe fornito manodopera e progetto tecnico, mentre le Poste avrebbero contribuito con i materiali necessari. I lavori furono però bruscamente interrotti quando, dopo il cambio di gestione nel governo nazionale, non venne più pagato l’affitto delle impalcature utilizzate nei lavori in corso.
Ciò che era iniziato come un’ambiziosa impresa di riabilitazione si è fermato nel momento cruciale, lasciando l’edificio del Correo Argentino a metà della sua trasformazione.
Inoltre, la recente notizia che le Poste sono state incluse nella categoria degli enti sottoposti a privatizzazione o concessione parziale, insieme ai licenziamenti segnalati in tutto il paese, compreso Tucumán, aumentano la preoccupazione per il futuro dell’emblematico edificio e dei suoi dipendenti.
Per ora, le prospettive sembrano cupe, con un edificio storico in attesa di essere salvato e il personale alle prese con l’insicurezza lavorativa.
