La Legge Organica dei Comuni e delle Commissioni di Sviluppo stabilisce la rielezione a tempo indeterminato per la carica di sindaco. In questo senso il progetto presentato propone la modifica dell’articolo 9 della suddetta legge stabilendo che il sindaco che abbia già ricoperto 2 mandati consecutivi debba attendere almeno 4 anni per ricandidarsi alla stessa carica.
“Lo spirito di questa proposta è quello di evitare la perpetuazione al potere e che chiunque ricopra attualmente una carica venga effettivamente sostituito, attraverso il voto popolare, da un’altra persona”, afferma Rivas.
La norma “è in linea con quanto previsto per le cariche di Presidente e Governatore, come stabilito dalla Costituzione, garantendo uno dei principi repubblicani, ovvero il rinnovo periodico dei poteri e l’alternanza degli incarichi. Anche se si tengono elezioni periodiche e teoricamente libere e pure, si generano rischi di personalizzazione del potere che indeboliscono la possibilità di realizzare una democrazia reale”, spiega un comunicato stampa.
“I principali teorici ed esperti in materia sottolineano che la limitazione delle rielezioni a tempo indeterminato è un aspetto determinante per la competizione elettorale perché crea condizioni favorevoli per coloro che sono fuori dal potere e vogliono concorrere per esso attraverso il voto”.
E aggiunge che “l’alternanza non solo è salutare per evitare la permanenza in carica, ma impedisce anche di sfruttare la situazione di gestione di tutte le risorse comunali, come la distribuzione degli aiuti sociali, tra gli altri, per competere alle elezioni”. Ciò nasce dalla verifica dei bilanci comunali effettuata dai consiglieri che in molti casi constatano l’aumento delle spese per le azioni sociali nei periodi elettorali.”
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