Lunedì prossimo verranno riattivati ​​i lavori della prigione federale di Coronda

Lunedì prossimo verranno riattivati ​​i lavori della prigione federale di Coronda
Lunedì prossimo verranno riattivati ​​i lavori della prigione federale di Coronda

Il lavoro del Centro Penitenziario Federale della Costa Argentina, situato a Coronda, dipartimento di San Jerónimo, riprenderà lunedì prossimo, 13 maggio.

La notizia è emersa martedì dai rappresentanti dell’Uocra poiché diversi lavoratori che erano stati licenziati lo scorso 6 marzo sono stati nuovamente convocati per i quali prima di riprendere la parte finale dei compiti dovranno effettuare le previste visite mediche. In linea di principio, sono tra i 7 e i 10 operai edili che devono presentarsi al lavoro nella Prigione Federale di Coronda, sul Camino de las Moras, 1000 metri a ovest dell’autostrada.

A comunicare la bella notizia è stato il direttore dei lavori, l’ing. Mariano Giorno, che era stato proprio lui a dover informare gli operai del loro licenziamento.

Ricordiamo che i lavori erano rimasti paralizzati a causa del mancato pagamento di una parte importante dell’avanzamento dei lavori all’Unione Transitoria delle Imprese Insa-Ocsa da parte del governo nazionale, ma una volta corretto questo, il lunedì è stato fissato in linea di principio come il ritorno al lavoro.

Vale anche la pena di notare che il 26 aprile, il sottosegretario agli Affari Penali della Nazione, Julián Curi, aveva affermato in un’intervista che “vi posso dire, nella prevedibilità che può esserci in Argentina, che potrei quasi affermare che in pochissimi Tra più giorni il lavoro ricomincerà nell’unità, il lavoro sta tornando a un ritmo significativo. Bisogna fare alcuni pagamenti e presto porteremo ottime notizie nella provincia di Santa Fe”.

La costruzione è iniziata nel 2016, è completata al 90-93% circa e mancano pochissimi dettagli dell’edificio ma l’intero sistema di sicurezza deve essere attivato, sia allarmi, telecamere e recinzioni.

Nel Comune di Coronda non hanno ancora ricevuto conferma ufficiale ma le autorità locali accolgono con favore la riattivazione.

Giova, infine, ricordare che fin dall’inizio dell’amministrazione provinciale, sia il Governatore Massimiliano Pullaro, sia la Vice Governatrice, Gisela Scaglia, sia il Ministro di Giustizia e Sicurezza Dott. Pablo Cococcioni avevano addirittura chiesto alla Nazione il trasferimento temporaneo dell’opera finirlo al più presto, cosa che è stata negata dalla Nazione.

La richiesta del governo di Santa Fe si basava sulla possibilità di accogliervi circa 1.000 detenuti con casi federali, nonostante la capacità ideale sarebbe di 462 posti. Ciò decomprimerebbe le carceri provinciali, in particolare Piñero e Coronda, e consentirebbe a sua volta di svuotare i commissariati di polizia dove non dovrebbero esserci detenuti.

 
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