La polizia del Perù e del Brasile ha sequestrato più di 2mila tonnellate di droga in Amazzonia

La polizia del Perù e del Brasile ha sequestrato più di 2mila tonnellate di droga in Amazzonia
La polizia del Perù e del Brasile ha sequestrato più di 2mila tonnellate di droga in Amazzonia

Il PNP e la Polizia brasiliana si sono uniti in questa operazione – Crediti: Governo dell’Amazzonia.

IL Polizia federale del governo del BrasileIL Compagnia Operazioni Speciali della Polizia Militare dello Stato di Amazonas (COE), la Polizia Civile dello Stato di Amazonas (DRCO e CORE), il Direzione antidroga del Perù (Dirandro) e la Drug Enforcement Administration (DEA) degli Stati Uniti hanno realizzato il più grande sequestro di cocaina nella storia dello stato, aggiungendo complessivamente più di due tonnellate di questa sostanza.

In un’operazione effettuata in una zona fluviale vicina Codajas Domenica scorsa, 5 maggio, le forze di sicurezza hanno intercettato un carico di droga trasportato dalla Fiume Solimões.

I narcotrafficanti, pesantemente armati e a bordo di un’imbarcazione blindata, percorrevano una rotta critica sulla tripla frontiera tra Brasile, Perù e Colombia, una regione nota per essere un punto strategico nella produzione e nel traffico di cocaina verso il territorio brasiliano attraverso lo Stato. dell’Amazzonia, secondo CNN.

Sequestrate più di 2mila tonnellate – Crediti: Governo del Brasile.

Durante l’operazione, le autorità non solo hanno sequestrato 2264 kg della PBC, ma anche un significativo arsenale composto da sei fucili di grosso calibro, un fucile da caccia, quattro granate tipo ananas, due granate fucile, 42 caricabatterie e due imbarcazioni blindate, una delle quali dotata di quattro potenti motori, secondo le informazioni del PNP sui suoi social network.

Secondo i suddetti media internazionali, attualmente sono in corso indagini approfondite per identificare e arrestare tutti coloro che sono coinvolti in questo piano criminale. La collaborazione e la strategia coordinata tra le diverse forze di sicurezza sono stati elementi chiave, poiché questa importante scoperta rappresenta un duro colpo per il sistema reti di traffico di droga operativo nella regione.

Con un’operazione senza precedenti, la Polizia di Brasile e Perù ha inferto un duro colpo al traffico di droga – Crediti: social network PNP.

La lotta contro questo crimine continua, poiché la Direzione Antidroga (Dirandro) della Polizia Nazionale del Perù (PNP) è riuscita a confiscare più di una tonnellata di droga destinata ai Paesi Bassi e alla Bolivia attraverso due operazioni strategiche effettuate nel porto di Callao e nella valle dei fiumi Apurímac, Ene e Mantaro (Vraem).

Nel corso dell’operazione Mixtura, effettuata nel porto di Chalaco, è stato sequestrato un container proveniente dal Messico che nascondeva nove borse e tre valigette etichettate come medicinali, ma che in realtà contenevano 449.520 chilogrammi di cocaina destinati a Rotterdam.

Questo intervento ha avuto la indispensabile collaborazione del Pubblico Ministero e dell’ Sovrintendenza doganale nazionale (Sunat), i cui agenti hanno utilizzato tecniche avanzate di intelligence e di scansione per rilevare il farmaco.

Il colonnello PNP Robert Trujilloresponsabile di Porti nel Dirandro, ha sottolineato l’importanza di identificare le spedizioni attraverso marchi specifici, come “OXXO” e “464′, che verrebbero utilizzati dai criminali per classificare la droga. Attualmente è in corso la procedura di valutazione dei soggetti coinvolti, delle merci, delle modalità di trasporto e della nave.

Il PNP ha sequestrato più di una tonnellata di droga – Crediti: Agencia Andina.

La seconda operazione, chiamata libertà e portato a termine Vraem tra il 25 e il 26 aprile, ha dato luogo al sequestro di 867.578 chilogrammi di cocaina. Questa serie di azioni sottolinea l’impegno e l’efficacia delle forze dell’ordine peruviane nello sradicamento del traffico di droga.

Si precisa che, secondo la legislazione penale peruviana, il Reato di traffico illecito di stupefacenti (TID) spazia dalla produzione degli input necessari per generare narcotici, come la cocaina, alla sua commercializzazione e distribuzione.

Le pene per chi partecipa a queste attività illecite variano da un minimo di cinque a un massimo di quindici anni di reclusione. Questa pena può essere aumentata in situazioni specifiche, come l’appartenenza ad un gruppo criminale o il possesso illegale di armi.

 
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