La Corte Superiore di Giustizia (STJ) ha firmato un accordo con l’Università Autonoma di Entre Ríos (UADER) con l’obiettivo di articolare l’attuazione del “Dispositivo di risignificazione della mascolinità delle persone condannate e/o libertà vigilata per abuso semplice”. La firma del documento tra il presidente dell’STJ, socio Leonardo Portela, e il rettore Luciano Filipuzzi, è avvenuta questa mattina nella Sala Accordi dell’STJ.
Il dispositivo sarà destinato alle persone che, nell’ambito del processo sospeso e/o della pena condizionale, sono sotto il monitoraggio e il controllo dell’Ufficio delle Misure Alternative (OMA), dipendente dalla Camera Penale n. 1 della Corte Superiore di Giustizia Giustizia.
Alla cerimonia della firma erano presenti la vicepresidente della STJ, la socia Laura Mariana Soage; il direttore esecutivo dell’OMA, Fabricio Amateis; la coordinatrice, Valeria Fornara, e il segretario dell’Integrazione e Cooperazione dell’UADER, Sig. Raúl Russeaux.
L’accordo prevede, tra l’altro, che i soggetti sottoposti al test o condannati debbano completare tutte le procedure e i requisiti stabiliti dall’ateneo per la partecipazione al dispositivo. E rispettare tutti gli obblighi, le procedure e le disposizioni stabilite per la frequenza e lo svolgimento, nonché il rispetto e l’osservanza delle regole di convivenza stabilite nella Facoltà.
L’OMA sarà direttamente responsabile del controllo e della vigilanza sul rispetto delle regole di condotta da parte dei processati e condannati e dovrà mantenere una comunicazione permanente e diretta, per quanto riguarda l’assistenza del dispositivo, con la persona designata dall’UADER.
Il programma è rivolto agli adulti condannati e/o messi in libertà vigilata (sospensione del processo alla libertà vigilata), che affronta il problema dei delitti contro l’integrità sessuale, nello specifico degli abusi sessuali semplici, escludendo quelli perpetrati contro bambini e adolescenti.
8 maggio 2024
SIC-STJER
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