Aggravano l’accusa contro l’imputato, a causa dell’odio verso la nazionalità e delle minacce al figlio

La Procura della Repubblica ha aggravato oggi l’accusa nei confronti dell’uomo identificato come l’assassino di Beimar Llanos Condorí, 42 anni, avvenuto il 7 agosto dello scorso anno in un’azienda agricola di Conesa nel bel mezzo di una lite per un debito derivante dalla vendita dell’immobile.

Alcuni giorni dopo l’incidente era stato denunciato per il reato di omicidio aggravato dall’uso di armi da fuoco. Oggi la Procura ha aggiunto all’accusa il reato di odio verso la nazionalità e le minacce perpetrate nei confronti del figlio minorenne, che era presente al momento in cui si sono verificati i fatti.

Al momento di esporre il supporto probatorio, l’accusa ha riferito di disporre di prove che dimostrano l’animosità che l’imputato aveva nei confronti della vittima a causa di una nazionalità diversa dalla sua. In tal senso, in questa fase provvisoria, ha letto messaggi da lui scritti e ricavati dalla perizia effettuata sul cellulare della vittima e sui suoi social network. In tutti c’è un continuo riferimento al colore della pelle, alla nazionalità e alle idiosincrasie della vittima, diverse da quelle del carnefice.

Ha aggiunto alla Procura il verbale del procedimento di polizia, le perizie, i risultati dei primi lavori svolti sul luogo dell’incidentel’analisi dei proiettili e dell’arma allora sequestrata e oltre venti interviste effettuate con testimoni, tra cui personale medico, di polizia e tecnico che ha partecipato alle indagini.

Ha aggiunto anche la dichiarazione del figlio minorenne testimone dei fatti. e ha testimoniato in due occasioni sotto le telecamere di Gesell e la vedova ha raccontato del rapporto contrattuale che univa il marito all’imputato, entrambi avevano formato una cooperativa di lavoro mesi prima dell’incidente. In tal senso ha testimoniato anche il notaio intervenuto nel procedimento giudiziario per la vendita del lotto che la vittima aveva acquistato dall’imputato.

Prima di concludere lo ha annunciatoLa ricerca è in uno stato avanzato e che in breve tempo potrebbero richiedere il controllo dell’accusa prima del dibattito orale e pubblico.

A sua volta, l’avvocato attore si è attenuto al resoconto dell’evento, alla qualificazione legale e alle prove descritte nel frattempo L’avvocato difensore ha contestato l’inserimento dell’aggravante dell’odio aggiunta oggi. Nonostante ciò, il giudice ha considerato le accuse formulate e ha disposto l’apertura delle indagini penali preparatorie.

L’uomo sta scontando la custodia cautelare in modalità domiciliare.

 
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