Cristina Martín Jiménez denuncia a Córdoba la “tirannia” dell’Agenda 2030

Cristina Martín Jiménez denuncia a Córdoba la “tirannia” dell’Agenda 2030
Cristina Martín Jiménez denuncia a Córdoba la “tirannia” dell’Agenda 2030

Il giornalista sivigliano Cristina Martin Jimenez È stato a Córdoba per presentare il suo ultimo libro Agenda 2030 Libertà o tirannia (Martínez Roca, 2024) circondato da lettori incondizionati che hanno avuto una conversazione con l’autore.

L’Agenda 2030 gioca un ruolo fondamentale nell’indottrinamento necessario le persone si piegano ai desideri dei potenti. Naturalmente, sotto diversi travestimenti: lotta alla povertà e conservazione dell’ambiente. Ma è solo una “rete diabolica” di regole indiscutibili.

In questo senso, Cristina Jiménez denuncia che si pone l’accento sull’eccesso di popolazione come causa di tutte le calamità, quindi vengono incoraggiati il ​​controllo delle nascite, l’aborto e l’eutanasia, tre degli esempi che l’autrice ha fornito per avallare la sua teoria. “In Canada approveranno nuove leggi affinché i giovani depressi possano chiedere la morte assistita”, rivela il giornalista.

Dietro gli obiettivi di sviluppo sostenibile c’è la paura. “Tutto è un’emergenza.” E In questa emergenza non c’è tempo per pensare, solo per temere. L’“emergenza climatica” è uno degli slogan che tutti conosciamo e che fa già parte della nostra vita quotidiana. “Si basano sul mito dell’Arca di Noè per tenere la gente preoccupata”, spiega Martín, sottolineando che, alla fine, tutto si riduce al vecchio trucco di usare le narrazioni per tenere la popolazione alla mercé delle élite che l’autore identifica con l’attuale classe politica, solo in parte, perché risponderebbe ai disegni di altri potenti che tirano le fila in modo sovranazionale, con l’Agenda 2030 come strumento che cerca “un governo unico che annichilisca il diritto all’autodeterminazione”. difesa.” .

Il problema degli Obiettivi di sviluppo sostenibile su cui si basa il documento (“una tortura che ho dovuto leggere, ovviamente”) è che essi sono presenti in tutti gli ambiti della vita in Occidente, dalla scuola alle pubbliche amministrazioni. Durante la presentazione di questo libro, diversi genitori hanno testimoniato questo “indottrinamento” che le loro figlie ricevono a scuola.

“Controllare l’economia, la demografia, le risorse, l’istruzione, l’accesso alla cultura… E tutto affinché ci inginocchiamo, obbediamo, assumiamo i loro slogan e ci comportiamo come persone degne di fiducia”, scrive Martín nel suo libro.

Pubblico presente alla presentazione di “Libertà o tirannia”Samira Ouf Calero

Di fronte alla tirannia, alla ribellione. «Ora abbiamo un momento assolutamente unico per dare senso alla nostra vita, la nostra esistenza. Di fronte a persone vuote, che sono già state catturate da questo sistema, che sono state schiavizzate in un modo o nell’altro, noi, che abbiamo gli occhi aperti, che abbiamo le orecchie aperte, abbiamo una missione molto bella. E c’è da dire che non sono uno schiavo. “Sono un essere umano”, ha concluso l’autore.

 
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