Il TOP di Valparaíso condanna gli autori di omicidio e incendio doloso del tribunale dell’Isola di Pasqua a 5 anni e un giorno di carcere – G5noticias

Il TOP di Valparaíso condanna gli autori di omicidio e incendio doloso del tribunale dell’Isola di Pasqua a 5 anni e un giorno di carcere – G5noticias
Il TOP di Valparaíso condanna gli autori di omicidio e incendio doloso del tribunale dell’Isola di Pasqua a 5 anni e un giorno di carcere – G5noticias

Il Tribunale penale orale di Valparaíso ha condannato Napoleón Alexis Icka Pakarati a 5 anni di reclusione effettiva, come autore del delitto di incendio doloso commesso dal Tribunale di Lettere e Garanzia dell’Isola di Pasqua; e José Bonifacio Araki Tepano, Hernán Orlando León Pakarati, Mario Enrique Kiea Pakomio Osorio e Jonathan Alexander Araki Paoa, come autori del delitto compiuto di omicidio semplice. Atti illegali commessi nel gennaio 2019 nel comune insulare.

Con sentenza unanime (causa ruolo 415-2023), il tribunale – composto dai giudici Jany Silva Dawson (presidente), Marcela Osorio Páez e Williams Vilches Flores (editore) – ha condannato l’imputato Iovani Rafael Pate Tuki a una pena effettiva di 3 anni e un giorno di carcere, quale coautore del delitto di omicidio semplice; più 41 giorni, quale autore del reato di lesioni lievi agli agenti di polizia in servizio.

Nel caso, il tribunale ha condannato José Bonifacio Araki Tepano a 41 giorni di carcere per i reati di danni semplici; Jonathan Alexander Araki Paoa alla pena unica di 61 giorni di reclusione in quanto autore del reato consumato di danni qualificati alla Gendarmeria e danni ai Carabineros; e 61 giorni di carcere come autore del reato di lesioni lievi agli agenti di polizia in servizio.

Il tribunale ha inoltre applicato a tutti i condannati gli accessori giuridici dell’interdizione assoluta perpetua dai pubblici uffici e dai diritti politici e dell’interdizione assoluta dalle professioni di ruolo per la durata delle pene inflitte.
Una volta che la sentenza sarà diventata esecutiva, il tribunale ha ordinato il prelievo di campioni biologici dai condannati per determinare le rispettive impronte genetiche e l’inserimento nel registro nazionale del DNA dei condannati.

La corte ha ritenuto provato, al di là di ogni ragionevole dubbio, che intorno alle 13:00 del 29 gennaio 2019, prima dell’udienza per formalizzare le indagini per il reato di omicidio contro Juan Nahoe Hereveri, una folla che si trovava alla periferia della città. Tribunale di Lettere e Garanzia di Rapa Nui, è stato coinvolto in disordini che hanno provocato danni al tribunale, al notaio e al conservatore dei beni immobili insulari e lesioni al personale della Gendarmeria e dei Carabineros in servizio che stavano effettuando lavori di sicurezza posto. Allo stesso modo, una volta iniziata l’udienza di Nahoe Hereveri all’interno del tribunale, la folla ha attaccato l’accusato, lasciandolo con contusioni multiple e provocando ferite moderatamente gravi, e poi dando fuoco ad elementi vegetali che hanno gettato all’interno del tribunale, provocando un incendio che ha completamente distrutto le strutture.

«Che in tal modo è stato raggiunto il livello di condanna richiesto dall’articolo 340 del codice di procedura penale, circa il verificarsi dei fatti che compongono i delitti indicati nel trentasettesimo motivo e la partecipazione che corrisponde a ciascuno degli imputati. nei rispettivi casi ivi indicati in cui gli elementi di prova per l’accusa fossero a ciò sufficienti”, si legge nella sentenza.

Nella sfera civile, il tribunale ha accolto la causa intentata e ha condannato Jonathan Alexander Araki Paoa, Hernán Orlando León Pakarati, Iovani Rafael Pate Tuki e Mario Enrique Pakomio Osorio a pagare in solido alla vittima la somma di 40.000.000 di dollari.

 
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