Senza molto da festeggiare, segna un nuovo anniversario della Legge sull’Identità di Genere

Lui 9 maggio 2012 È l’inizio del Democrazia per la popolazione travestita. Così lo vivono, così lo sentono. Quel giorno, il Il Congresso Nazionale ha approvato la Legge 26743 sull’Identità di Genere. “È una legge che è venuta per espandere i diritti e incorporarci nella democrazia”, spiega Tatiana Breve, rappresentante dell’Associazione dei Travestiti, Transessuali e Transgender dell’Argentina (ATTTA).

“Questo la legge è venuta a sanare parte delle ferite che lo Stato stesso aveva creato con questo piano per sterminare la nostra identità, per le persone trans travestite la Legge sull’identità di genere È la porta della cittadinanza, è la porta del riconoscimento”spiega Tatiana. Si sa, è noto, la legge definisce l’identità di genere come esperienza interiore e individualecosì come ciascuno lo sente e lo dona diritto per le persone trans, travestite e non binarie di modificare il nome, il sesso e la foto sul proprio documento. La procedura è amministrativa, può essere effettuata in qualsiasi Cancelleria Civile e per svolgere la procedura non è necessaria alcuna autorizzazione giudiziaria.

Oggi Si festeggiano 12 anni, ma con alcune peculiarità: “il contesto che dobbiamo vivere”, dice Tatiana Breve, “è crisi estrema, Di estrema vulnerabilità. E ancora una volta, i travestiti trans devono stare dalla parte della sopravvivenza”.

“Questi governi neoliberisti, con i loro piani economici perversi, ci mettono in una situazione super precario e molto attento riguardo all’incitamento all’odio che questi governi diffondano”, spiega Tatiana Breve, “questi discorso di odio Non sono gratuiti e ciò colpisce proprio noi. dobbiamo mettere il corpo”.

Tatiana Breve, rappresentante ATTTA, all’inaugurazione della Neuquén Integral Trans House. Foto: Cecilia Maletti.

Questo contesto di disumanizzazione per riferimento ATTTA Si verifica anche nei governi provinciali e comunali “Qui nella provincia di Neuquén c’era una politica della precedente amministrazione che chiamavano ‘Riparazione Storica’ e con questa amministrazione non la garantiamo più.”

Tatiana Breve si riferisce al Programma di riparazione storica per le persone trans che è stato lanciato dalla Giunta provinciale nel 2019. L’annuncio è stato dato da Mariano Gaido, allora Ministro dello Sviluppo Sociale, del Lavoro e della Sicurezza, nell’ambito della Giornata per la Promozione dei Diritti delle Persone Trans. Lo spirito della normativa mirava a “rafforzare economicamente e socialmente il persone trans i cui diritti sono stati violati a causa della loro identità di genere, come gli editti convenzionali, l’espulsione dal mercato del lavoro, dell’istruzione e della sanità”.

Quando presentato il Programma, del governo ha dichiarato: “Questi atteggiamenti sociali e istituzionali hanno portato alle donne trans hanno un’aspettativa di vita di 40 anni. Le poche persone trans che sono riuscite a superare questa durata media di vita sono nella maggior parte dei casi senza esperienza lavorativa, senza contributi pensionistici o lavoro registrato e in uno stato psico-sociale ed economico di estrema vulnerabilità.” Il programma era mirato a questa particolare popolazione.

Bandiera per la memoria trans travestita che ha viaggiato in tutto il paese. Foto: Cecilia Maletti

Maria Evangelina Mollinari che ha 57 anni. Da dicembre non percepisce alcun reddito. “PHo chiesto perché non faccio pagare di più e non potevano rispondermi. Sono una persona trans anziana, il che avrebbe dovuto essere una responsabilità di quelle persone, ma non lo faccio pagare.” E racconta la sua situazione: “Mi ha aiutato comprami medicine, cibo, per poter andare avanti. So che non sono molti soldi, ma è così Sono stato d’aiuto”.

Si stima che a Neuquén siano vicini di 66 persone trans che ricevono il programma, circa 31mila pesos al mese. Ma, dopo il cambio di governo e l’analisi dei piani sociali, molti sono rimasti senza ritirarlo. “A questa età”, dice María Evangelina, “ci sono molte ragazze che non hanno molte risorse e il Programma ha aiutato”.

Dal Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Lavorativo assicurano che quando è stata effettuata la nuova registrazione molte delle persone travestite hanno smesso di ricevere il Programma perché Erano incompatibili a causa della riscossione di altre pensioni.“Non abbiamo raggiunto la sensibilità del governo provinciale, né del Ministero del Lavoro, né della Segreteria Genere” afferma Tatiana Breve, “queste politiche arrivano a trasformare e migliorare la nostra qualità di vita. Abbiamo bisogno che tu riveda questa decisione. Lo hanno rimosso e non hanno creato nient’altro di simile o migliore. Passano davanti alla motosega e non pensano a una politica più ampia o più inclusiva. Parliamo di adulti, anziani, che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, quali sono state violate tutte le loro vite dallo Stato stesso che riconobbero la violenza che esercitava su di loro. Sembra che questo governo non comprenda la particolarità di questa politica”.

E prosegue: “e per non parlare dei comuni in cui Costa orrori raggiungere la quota di lavoro trans travestiti. Ad esempio, a Chos Malal vediamo che un collega che si era iscritto a causa delle quote di lavoro trans è stato licenziato. Ci sono molti Comuni che hanno queste ordinanze e non le rispettano”.

Per Tatiana Breve La risposta per questa popolazione è urgente e duplice.: da un lato è necessario che tornino tutti a ritirare il programma provinciale e dall’altro quello La Legislatura di Neuquén approva la Legge di Riparazione Storica: “Uno deve porre fine alle politiche di trucco. Abbiamo bisogno di politiche che trascendere i governi e riparare tanta violenza esercitata su di noi”.

 
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