Il Consiglio di Stato ordina di eliminare il licenziamento e l’interdizione dell’ex governatore di La Guajira, Juan Francisco “Kiko” Gómez

La Camera per il Contenzioso Amministrativo del Consiglio di Stato ha revocato la sanzione disciplinare irrogata dalla Procura Generalelicenziamento e interdizione generale per un periodo di 17 anni contro l’ex governatore di La Guajira, Juan Francisco Gómez Cerchar.

Juan Francisco “Kiko” Gómez.

Inoltre, gli ha ordinato di riconoscere e pagare al ricorrente l’importo monetario corrispondente alla retribuzione mensile (che è composta dall’indennità mensile di base e dalle spese di rappresentanza) e dagli altri emolumenti che avrebbe dovuto percepire durante il restante periodo costituzionale per il quale era stato eletto, questo Cioè, il periodo compreso tra la data fino a quando ha effettivamente ricoperto la carica di governatore nel dicembre 2015.

Nonché di procedere alla cancellazione dalle banche dati anagrafiche della sanzione irrogata al ricorrente, essendone smentita la presunzione di legalità.

Dal documento si evince che, tenuto conto che la giurisprudenza amministrativa e contenziosa interamericana non ha creato un nuovo significato o portata dell’articolo 23 della Convenzione americana, ma anzi ha specificato l’unica alternativa possibile per l’applicazione di detta norma, è evidente che la Gli atti compiuti dall’Attorney General’s Office, culminati nella sanzione del licenziamento e dell’impossibilità generale di esercitare funzioni pubbliche nei confronti dell’ormai attore ricorrente, non hanno rispettato le norme che regolano l’esercizio dei diritti politici e delle garanzie giudiziarie sancite dalla Convenzione americana.

“Kiko” Gomez. | Foto: Archivio della SETTIMANA

Di conseguenza, poiché il quadro normativo con cui è stato sanzionato il sig. Juan Francisco Gómez Cerchar è lo stesso che la Corte interamericana dei diritti dell’uomo ha censurato o disapprovato nel precedente convenzionale del caso Petro Urrego c. Colombia, l’illegittimità della atti amministrativi è ovvio qui.

In accordo con la citata giurisprudenza, si può concludere che, nella risoluzione dei casi in cui si analizza la legittimità di una sanzione disciplinare inflitta dalla Procura Generale nei confronti di funzionari eletti dal popolo, il principio di favore e la Convenzione americana sui diritti dell’uomo; e, solo quando la regolamentazione interna raggiungerà gli standard internazionali sui diritti umani, verrà applicata la norma nazionale che regola la materia.

Di conseguenza, la Camera ha revocato la decisione di primo grado e dichiarerà la nullità degli atti amministrativi richiesti poiché la Procura Generale ha imposto una sanzione di licenziamento e di inabilitazione a un funzionario pubblico eletto dal popolo, il che comporta una limitazione dei diritti politici, come in precedenza analizzato, è di esclusiva competenza dell’Autorità giudiziaria.

 
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