Il dossier AIRE che ricorda come si scatenò la rivolta della polizia di Santa Fe nel 2013

Il dossier AIRE che ricorda come si scatenò la rivolta della polizia di Santa Fe nel 2013
Il dossier AIRE che ricorda come si scatenò la rivolta della polizia di Santa Fe nel 2013

L’archivio radiofonico risale alla notte del 9 dicembre di quell’anno e registra la fine dell’incontro avvenuto tra l’avvocato che rappresentava il gruppo di poliziotti autoconvocati, Catalino Portilloe all’allora Ministro del Governo, Ruben Galassi.

In questo incontro, il governo ha offerto un aumento salariale agli agenti della Polizia di Santa Fe. “Erano proposte che superavano il governo”, disse allora al cellulare. ARIAavvocato Portillo.

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Galassi, dal canto suo, dopo l’incontro ha dichiarato di proporre un miglioramento della situazione salariale nel settore della polizia. “Stiamo migliorando sostanzialmente i supplementi di cui dispongono le forze di polizia in due casi specifici”, ha spiegato in quella trasmissione.

“La soluzione a un conflitto avviene sempre con il dialogo e la resa. Tutti i partiti devono dare qualcosa”, disse l’allora funzionario provinciale.

La rivolta che fece tremare Santa Fe

La rivolta della polizia che ha scosso la provincia di Santa Fe risale al 2013, quando un gruppo di agenti autoconvocati ha chiesto migliori condizioni salariali nelle forze di polizia e ha lasciato le strade senza agenti di polizia.

La rivolta ha interessato 17 delle 19 unità regionali, coinvolgendo in servizio circa 18mila agenti di polizia.

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Senza agenti in piazza, si sono registrati momenti di grande conflitto nelle principali città della provincia. Come, ad esempio, nella città di Santa Fe, dove l’AIRE ha registrato alcuni episodi di tensione che hanno scosso la sicurezza cittadina.

In prova

A seguito del conflitto di polizia, l’allora Procuratore di Stato, Pablo Saccone, ha chiesto che un gruppo di agenti di polizia venisse indagato per sedizione. La denuncia è stata presentata al tribunale federale di Santa Fe e ha portato a un caso che si è concluso con tre agenti di polizia e un capo della polizia perseguiti.

Questi sono gli allora sergenti Fabricio Javier Abasto, Claudio Marcelo Patiño e Mauricio Miguel Paganiaccusati del reato di sedizione aggravata e del leader dell’Apropol, Alberto Martinezaccusato di istigazione a delinquere e minacce coercitive aggravate.

I quattro hanno iniziato ad essere processati in un processo orale che si svolge presso la Federal Oral Court di Santa Fe e che è presieduto dai giudici José María Escobar Violoncello, Luciano Lauría e Elena Dilario.

 
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