Dissidenti delle FARC attaccano un’altra stazione di polizia nel sud-ovest della Colombia

Negli ultimi giorni il gruppo dissidente delle Farc noto come Stato Maggiore Generale Centrale (EMC) ha intensificato il numero degli attacchi nella regione del Cauca. Foto: EFE


Autore: Sergio Henriquez

14 giugno 2024 Orario: 03:35

L’esercito colombiano si è recato sul luogo dell’attacco per sostenere gli agenti di polizia che si trovavano nella questura.

In un nuovo atto di violenza nel dipartimento colombiano di Cauca, i dissidenti delle FARC hanno lanciato giovedì un attacco contro una stazione di polizia in una zona rurale nel sud-ovest del Paese sudamericano.

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Quando è stato confermato l’attacco contro la stazione di polizia nella zona di El Caramelo, situata nel comune di Cajibio, Cauca, l’esercito e l’aeronautica sono intervenuti per sostenere gli agenti di polizia che si trovavano nella struttura di polizia.

“Le nostre truppe della 29ª Brigata dell’Esercito iniziano manovre offensive per sostenere i nostri fratelli della Polizia che combattono contro il residuo gruppo armato organizzato Jaime Martínez nella zona rurale di Cajibio”, ha riferito l’Esercito colombiano nel suo resoconto X.

Ancora non si conoscono i danni del nuovo attacco del gruppo ribelle, avvenuto poche ore dopo l’attacco ad un’altra stazione di polizia nello stesso comune, che non ha provocato vittime né feriti ma è stata colpita una cinquantina di case.

Negli ultimi giorni, il gruppo dissidente delle FARC noto come Stato Maggiore Generale Centrale (EMC) ha intensificato il numero di attacchi nella regione del Cauca, iniziati con quattro attacchi che hanno provocato il ferimento di un civile e di due membri del personale in uniforme.

I due attacchi più gravi sono avvenuti nel comune di Jamundí: il primo è stato l’esplosione di una motobomba nel centro del paese, che ha ferito un civile e due agenti di polizia, e l’altro è stato l’attacco a una stazione di polizia in una nota zona rurale zona come Potrerito.

In questo senso, il presidente colombiano Gustavo Petro, ha indicato nel suo resoconto X: «Con questi fronti non c’è né dialogo né cessate il fuoco. Nel canyon Micay si stanno verificando combattimenti intensi e per questo si vuole attenuare l’offensiva del governo su questo obiettivo con bombe in altri luoghi.

Il governo colombiano ha sospeso il cessate il fuoco in tre dipartimenti del paese dopo le violenze contro gli indigeni e le forze pubbliche nei confronti della CEM, che non è più presente al tavolo del dialogo di pace.

Autore: SH

Fonte: WRadio-EFE


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