Il fiume Magdalena ha aumentato il suo livello nel dipartimento dell’Atlántico

Il fiume Magdalena ha aumentato il suo livello nel dipartimento dell’Atlántico
Il fiume Magdalena ha aumentato il suo livello nel dipartimento dell’Atlántico

L’Atlantico è in allerta a causa del passaggio di due tempeste tropicali nel Mar dei Caraibi, una diretta verso il Venezuela e l’altra verso San Andrés, che ha generato previsioni di forti piogge durante la settimana, secondo le informazioni ottenute dalla stazione colombiana W Radio.

La preoccupazione principale risiede in possibili inondazioni, soprattutto nel sud del dipartimento, dove il livello del fiume Magdalena è aumentato notevolmente, raggiungendo i 6,27 metri, secondo l’ultima misurazione.

I residenti dei comuni dell’Atlantico meridionale hanno chiesto alle autorità di attuare misure preventive per evitare un’emergenza simile a quella verificatasi negli anni precedenti, quando una fessura nel Canal del Dique permise alle acque del fiume Magdalena di allagare gran parte di questa regione. In risposta, le comunità hanno iniziato ad attivare e pianificare piani di emergenza per mitigare i potenziali danni durante questa stagione invernale.

L’Istituto di idrologia, meteorologia e studi ambientali (Ideam) ha avvertito che la maggior parte delle precipitazioni si verificheranno nei pomeriggi e nelle notti dei prossimi giorni. Questo avvertimento sottolinea la necessità di essere preparati e di adottare ulteriori precauzioni per proteggere le comunità e le loro proprietà da potenziali disastri naturali.

La situazione viene monitorata attentamente e le autorità locali sono in allerta per rispondere rapidamente a eventuali emergenze che potrebbero verificarsi a causa delle forti piogge e dell’innalzamento del livello dei fiumi.

Il fenomeno La Niña potrebbe causare livelli di precipitazioni storici

Con la fine del fenomeno El Niño, l’Istituto di Idrologia, Meteorologia e Studi Ambientali della Colombia (Ideam) ha constatato che le condizioni climatiche in Colombia sono tornate ad uno stato di neutralità. Si prevede che questa situazione continui nei prossimi mesi, anche se l’arrivo del fenomeno La Niña è già previsto con una probabilità del 65% tra luglio e settembre.

Anche se non c’è ancora la certezza assoluta sul predominio della Niña, poiché l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ritiene altrettanto probabile (50%) che persistano condizioni neutre o che si sviluppi un episodio di La Niña tra giugno e agosto 2024, con un raffreddamento gli oceani cominciano a sollevare preoccupazioni.

Si prevede che questa situazione continui nei prossimi mesi, anche se l’arrivo del fenomeno La Niña tra luglio e settembre è già previsto con una probabilità del 65% – credit Cuartoscuro

La professoressa Catalina González Arango, del Dipartimento di Scienze Biologiche dell’Università delle Ande, ha sottolineato su El Tiempo che “La Niña è la fase fredda del fenomeno ENSO (El Niño-Southern Oscillation, per il suo acronimo in inglese), un fenomeno “oceanico, che consiste nel fatto che la superficie dell’Oceano Pacifico equatoriale orientale diventa più fredda del solito”.

Storicamente, in Colombia, la Niña si manifesta con aumenti delle precipitazioni e diminuzioni delle temperature, soprattutto nelle regioni andine, del Pacifico e dei Caraibi. González ha spiegato che questo fenomeno può produrre cambiamenti significativi nella circolazione atmosferica tropicale, influenzando variabili come i venti, la pressione e le precipitazioni.

Ideam ha messo in guardia sul possibile impatto della Niña sulla seconda stagione delle piogge del Paese, che di solito avviene tra settembre e novembre. Si prevede che le precipitazioni supereranno la normale quantità climatologica durante questo periodo.

“Statisticamente, quando si verifica un fenomeno La Niña, la sua relazione con le variabili meteorologiche è un’alterazione dei livelli di precipitazione che saranno superiori o molto superiori alla norma, questo è particolarmente vero per la regione dei Caraibi, quella andina e quella del Pacifico”, ha dichiarato al suddetto quotidiano il vicedirettore della meteorologia di Ideam, il tenente colonnello Jorge Giovanni Jiménez Sánchez. Con Infobae

 
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