Basi della Legge: Pedro Pesatti ha giustificato il voto della senatrice Mónica Silva

Vice Governatore Pedro Pesatti ha giustificato il recente voto della senatrice nazionale Mónica Silva durante il trattamento della Legge sulle Basi nella camera alta del Congresso Nazionale.

Ha detto che le sue azioni “sono governate dalla necessità permanente di farlo “cercare il meglio per il Río Negro in un parlamento nazionale dove la nostra forza politica è assolutamente minoritaria”.

Lo ha ricordato il Viedmense, uno dei leader di Together We Are Río Negro «Quando Weretilneck era senatore ricevette tante domande da chi oggi si schiera con Milei di Insieme per il cambiamento per aver adottato, in alcune votazioni, posizioni vicine al partito allora al potere.

Ha aggiunto che “la stessa cosa accade adesso, ma al contrario” e lo ha sottolineato «La cosa concreta è che né prima né ora cambiamo la nostra logica: “Siamo nati per difendere gli interessi del Río Negro e in questo momento cerchiamo che la nostra provincia diventi la più importante porta di esportazione di Vaca Muerta in un progetto che organizzi tutta la nostra azione politica.”

In questo quadro Pesatti ha evidenziato il processo di integrazione con Neuquén e il profilo energetico della Patagonia settentrionale che “organizzano l’azione del governo provinciale” perché rappresenta «Crescita, occupazione e attività che oggi registrano i migliori livelli salariali e reddituali».

“Siamo totalmente refrattari all’estrema destra filofascista che rappresenta il governo Milei”.

Pedro Pesatti, vice governatore del Río Negro.

Ha detto che “cerchiamo, con il governo di Rolando Figueroa (governatore di Neuquén), crescere insieme e trasformare definitivamente la realtà della Patagonia settentrionale.

Di fronte a questa realtà «ci ferisce il manicheismo che tanto danno al Paese che cerca di ridurre lo sviluppo della nostra vita politica a un gioco binario tra mileismo e kirchnerismo “che esclude chi non ha né l’una né l’altra maglietta addosso.”

Pesatti ha infine affermato che “siamo totalmente refrattari all’estrema destra filofascista che il governo Milei rappresenta, “Non abbiamo nulla in comune con il negazionismo, l’aggressività o la violenza per esercitare il potere.”

Ma lo ha chiarito “Non ci piace nemmeno che intendano subordinare la nostra forza politica all’opposizione predominante, e tanto meno che facciano appello a un linguaggio che li trasformi in parenti stretti di Milei.

Secondo lui questo è stato dimostrato “con il tono che alcuni hanno usato per criticare la senatrice Mónica Silva.”


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