Il Cile qualifica come “errore di buona fede” la costruzione di una parte della base militare argentina nel territorio di Magallanes

Il Cile qualifica come “errore di buona fede” la costruzione di una parte della base militare argentina nel territorio di Magallanes
Il Cile qualifica come “errore di buona fede” la costruzione di una parte della base militare argentina nel territorio di Magallanes

Il ministro di Relazioni estere del Cile, Alberto Van Klaverenlo ha descritto come un “errore in buona fede” che il Esercito argentino costruirà una parte del Posto di sorveglianza e controllo del traffico marittimo Tappa 1 più di tre metri all’interno del territorio nazionale a Cabo del Espíritu Santo, Isla Grande de Tierra del Fuego, Regione di Magallanes e Antartide cilena.

Gli impianti sono stati inaugurati in aprile e parte dei pannelli solari sono installati in Cile, motivo per cui il Paese ha formalmente rivendicato il suo vicino. L’ambasciatore argentino a Santiago, Jorge Faurieha riconosciuto questo errore e ha dichiarato che per il momento non è possibile spostarli e che bisognerà aspettare l’estate australe.

Il ministro Van Klaveren ha fatto riferimento alla costruzione di questo posto durante la visita del presidente Gabriele Boric in Europa e ha dichiarato che “siamo stati informati di questa situazione. A sua volta, il nostro Direzione Frontiere e Confini “Abbiamo subito verificato sul posto l’errore commesso da questa società argentina che ha realizzato l’installazione”.

“Abbiamo un confine molto esteso con l’Argentina e questo non è un fatto assolutamente eccezionale. A volte si verificano errori di questo tipo… crediamo che sia un errore, ovviamente in buona fede. E, se del caso, lo abbiamo fatto conoscere al Governo argentino attraverso i canali corrispondenti. E cercheremo una soluzione rapida a questo problema”, ha detto.

Il ministro ha precisato che “gran parte dell’impianto, ovviamente, si trova in territorio argentino e c’è una piccola parte rimasta in territorio cileno, che deve essere corretta e vedremo il modo più efficace per correggerla” e a questo proposito in corso in estate, ha affermato che “”valuteremo la situazione, in base alle condizioni del terreno e anche alle condizioni meteorologiche”.

Differenze del Sud

Sebbene il governo del Cile cerchi di abbassare il profilo della questione, ciò complica ancora una volta le relazioni nella zona meridionale. In precedenza, l’Argentina aveva pubblicato, nel 2020, il Legge 27.557 che estende i suoi limiti marini oltre le 200 miglia, inglobando la Piattaforma continentale argentina ccon 1.782.500 chilometri quadrati. Parte di questo territorio comprende 5.000 km² situati a sud della punta F che il Cile sostiene appartenergli in virtù della Trattato di pace e amicizia del 1984.

Il 27 agosto 2021, il Cile ha pubblicato l’aggiornamento della Carta Nautica N° 8 che determina il limite esterno della piattaforma continentale di 200 miglia nautiche da Punta Puga, nella Regione di Los Lagos, alle Isole Diego Ramírez, nella Regione di Magellano e Antartide cilena, e che si estende a sud-est del meridiano di Capo Horn.

Il giorno dopo l’Argentina ha rilasciato una dichiarazione accusando il Cile di aver tentato di appropriarsi “di una parte della piattaforma continentale argentina e di un’estesa zona del fondale marino e oceanico, uno spazio marittimo che fa parte del Patrimonio Comune dell’Umanità in conformità al Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare”.

Questo paese ha sottolineato che il limite esterno della sua piattaforma continentale è fissato a Legge nazionale 27.557 il 4 agosto 2020, che include la presentazione che ha fatto prima del Commissione sui limiti della piattaforma continentale e questo si adatta al Trattato di pace e amicizia del 1984assicurando che ciò è stato approvato dalla suddetta commissione senza obiezioni da parte del Cile, il quale però ha inviato una nota verbale all’Argentina ribadendo che questa disposizione della frontiera è inapplicabile perché non conforme ai trattati attuali.

In questo contesto, nell’agosto 2021, il Cile ha inviato all’Argentina una lettera di protesta per il contenuto dell’accordo Direttiva sulla Politica di Difesa Nazionale (DPDN) che attribuisce il controllo congiunto dello Stretto di Magellano e del Passaggio di Drake che il Cile rivendica come proprio, secondo diversi trattati firmati con il paese transandino.

 
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