L’Argentina di Messi contro il Brasile di Vinicius | Copa America 2024 | Calcio

L’Argentina di Messi contro il Brasile di Vinicius | Copa America 2024 | Calcio
L’Argentina di Messi contro il Brasile di Vinicius | Copa America 2024 | Calcio

Calcio a tutte le ore. Con la palla dell’Euro Cup in gioco dalla settimana scorsa, questo giovedì inizierà a rotolare la palla della Copa América. Le competizioni per nazionali dei due continenti che dominano l’universo calcistico si sovrappongono quasi perfettamente fino alla finale di entrambe il 14 luglio. Nello stesso giorno si giocheranno fino a sei partite delle Nazionali. Mentre Bellingham e Mbappé attirano i riflettori in Europa, l’Argentina di Messi e il Brasile di Vinicius – con il permesso di una Colombia in grande forma e di un Uruguay sempre competitivo – partono favoriti in una competizione che si disputa negli Stati Uniti, paese dove il calcio sta provando guadagnare terreno con la stella argentina come ambasciatore.

Messi arriva alla competizione al tramonto della sua carriera, quando ha abbandonato il calcio d’élite per rifugiarsi nell’Inter Miami, attuale leader della MLS. L’argentino non ha escluso del tutto il Mondiale del 2026, che si giocherà anche negli Stati Uniti, ma, in procinto di compiere 37 anni, questa potrebbe essere la sua ultima competizione per una Nazionale di alto livello. Messi, però, brilla nel suo crepuscolo più della maggior parte dei calciatori nel fiore degli anni e arriva al torneo senza gli affari in sospeso della Nazionale, dopo il trionfo dell’Argentina nella Copa América del 2021 e ai Mondiali del 2022 in Qatar.

L’Argentina è molto più di Messi. Scaloni ha un centrocampo invidiabile, con Enzo Fernández, Alexis Mac Allister e Rodrigo de Paul, con la presenza di Guido Rodríguez, Exequiel Palacios e Giovani Lo Celso. Dispone inoltre di una difesa esperta, sul cui asse Cuti Romero e Nicolás Otamendi cercheranno di proteggere il carismatico Dibu Martínez. Lautaro e Di María, questo all’addio alla Nazionale, accompagneranno Messi sotto il profilo gol.

Alla competizione partecipano 16 squadre divise in quattro gironi. Ai 10 paesi sudamericani della Conmebol, che organizza la competizione, si aggiungono sei squadre invitate della Concacaf (Nord America, Centro America e Caraibi), trasformando il torneo in una vera lotta continentale.

A differenza dell’Euro Cup, dove i risultati della fase a gironi possono cambiare completamente il percorso verso la finale, la Copa América divide le squadre in due blocchi che corrono paralleli e non possono incontrarsi fino alla finale. L’Argentina ha un percorso relativamente chiaro. Le rivali del girone A sono Canada (con cui debutterà giovedì ad Atlanta nella partita inaugurale), Cile e Perù. E solo le rivali del gruppo B possono ostacolare la finale di Miami: Messico, Ecuador, Venezuela e Giamaica.

Lionel Messi e Rodrigo De Paul, durante un allenamento dell’Argentina ad Atlanta.Agustín Marcarian (REUTERS)

L’altro blocco sembra più competitivo. Quando si parla di calcio nazionale, il Brasile è sempre un riferimento da tenere in considerazione, nonostante la squadra abbia attraversato un periodo di crisi dopo l’eliminazione ai rigori nei quarti di finale dei Mondiali del Qatar contro la Croazia. L’instabilità ha accompagnato la squadra nella fase di qualificazione al Mondiale 2026, anche se l’arrivo di Dorival Junior in panchina sembra aver calmato le acque.

Il Brasile arriva negli Stati Uniti senza Neymar, ma con Vinicius in stato di grazia. Il 23enne attaccante del Real Madrid, però, non ha giocato in nazionale al livello del suo club. Ha segnato solo 3 gol nelle sue 30 partite con la canarinha. Il nuovo acquisto del Real Madrid, Endrick, 17 anni, lo ha eguagliato nelle quattro partite giocate quest’anno con la nazionale, tutte iniziando da sostituto. Un vero attaccante del Real Madrid ha anche Rodrigo, che in linea di principio dovrebbe accompagnare Vinicius da titolare. Allison in porta, Marquinhos e Beraldo in difesa, Guimaraes, João Gomes e Paqueta a centrocampo e Raphinha in mezzo al campo certificano una candidatura brasiliana ringiovanita dalla quale, oltre a Neymar, si sono ritirati Casemiro, Thiago Silva e Gabriel Jesús.

Sulla sua strada, però, si imbatte nell’imbattibile Colombia, che ha accumulato un’impressionante striscia di 23 partite e più di due anni senza sconfitte. La squadra del professor Néstor Lorenzo, l’allenatore argentino che l’ha guidata negli ottavi, ha battuto Spagna e Germania in amichevoli e Brasile in una partita ufficiale. Recentemente hanno battuto gli Stati Uniti (5-1) a Washington in una partita di preparazione al torneo, che aveva appena pareggiato con il Brasile. Con una difesa efficace, con Mojica, Carlos Cuesta e Lucumí; Con un centrocampo comandato da John Arias e James Rodríguez, oltre a Luis Díaz a centrocampo e Santos Borré come centravanti, la Colombia deve affrontare la sfida di misurarsi in una competizione di alto livello.

Brasile e Colombia sono nel girone D, dove non dovrebbero avere problemi a battere Paraguay e Costa Rica. Le due qualificate si incontreranno la prima nel girone C, dove Uruguay e Stati Uniti sono favorite contro Panama e Bolivia. La squadra uruguaiana eguaglia l’Argentina in titoli mondiali, con 15, e anche se sembra un gradino sotto Brasile e Colombia, Marcelo Bielsa si fida di Araújo e Giménez in difesa; Valverde e Nicolás de la Cruz a centrocampo, e Darwin Núñez e Luis Suárez in attacco per puntare al meglio. Luis Suárez, 37 anni, mantiene l’istinto omicida e l’entusiasmo: “Mi diverto come se fosse la prima volta e come se fosse l’ultima”, ha detto in una recente intervista televisiva. Alla manifestazione è stato accolto come un eroe.

Per qualsiasi altra squadra raggiungere la finale a Miami romperebbe gli schemi. Il Paese ospitante, gli Stati Uniti, e il Messico (che giocherà anche lui quasi in casa, negli Stati del Sud) aspirano a sorprendere. Con la Copa América, il Mondiale per club del 2025 e, soprattutto, il Mondiale del 2026, il calcio tenta di conquistare la prima potenza mondiale, dove messimania È stato un vero shock. Dopo Brasile e Messico, gli Stati Uniti sono il terzo paese con il maggior numero di latinoamericani, grandi alleati per aumentare la popolarità di questo bellissimo sport.

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