A Sincelejo è stata celebrata la Giornata mondiale del rifugiato

A Sincelejo è stata celebrata la Giornata mondiale del rifugiato
A Sincelejo è stata celebrata la Giornata mondiale del rifugiato

In un evento emozionante e significativo, la sede della direzione territoriale dell’Unità delle vittime di Sucre ha commemorato la Giornata mondiale del rifugiato con uno spazio dedicato alla riflessione e alla costruzione della memoria chiamato “Voci vaganti: messaggi di solidarietà e riconciliazione”. Questo incontro, tenutosi a Sincelejo, ha cercato di generare un dialogo proficuo tra i rifugiati colombiani all’estero e le loro famiglie in Colombia.

Attraverso una connessione in streaming, le vittime del conflitto colombiano rifugiati in diverse parti del mondo hanno condiviso le loro esperienze, sfide e riflessioni sulla vita lontano dalla loro terra d’origine. Questo scambio ha visto la partecipazione dei familiari che ancora risiedono in Colombia, creando un ponte emotivo e un sostegno reciproco tra coloro che hanno subito uno sfollamento forzato. Leggi: Palenque ospita un incontro regionale per evidenziare il contributo degli afro in America Latina

Partecipazione locale e supporto istituzionale

All’evento hanno partecipato i coordinatori dei gruppi di vittime dei comuni di Guaranda, San Marcos, Santiago de Tolú, La Unión, Sincelejo, San Benito Abad, Ovejas, Los Palmitos e Majagual. Hanno partecipato anche rappresentanti di istituzioni affini come l’Ufficio del Difensore Civico, l’Ufficio del Procuratore Generale, il Ministero del Lavoro, la Direzione per le Vittime dell’Ufficio del Sindaco di Sincelejo e la Corporazione dell’Università dei Caraibi (UniCECAR).

Durante la giornata sono state lette le lettere dei profughi colombiani e di coloro che hanno familiari in esilio. Uno dei momenti più commoventi è stata la lettura di una lettera di Lácides Palmeth, vittima del conflitto e funzionario del Ministero del Lavoro, che ha raccontato l’esperienza dell’asilo di suo figlio all’estero. Anche Edith Acosta, rifugiata in Australia, ha inviato una lettera in cui racconta le sfide e la resilienza delle vittime del conflitto.

Statistiche e realtà delle vittime

Luisa Horta Orozco, direttrice territoriale di Sucre dell’Unità delle Vittime, ha fornito un bilancio rivelatore: “Ad oggi, 393 vittime del conflitto del dipartimento di Sucre si trovano in diverse parti del mondo. I comuni con il maggior numero di vittime all’estero sono Ovejas (61), San Onofre (52), Sincelejo (50), Santiago de Tolú (50) e Colosó (41).”

L’evento è culminato con un atto simbolico in cui i partecipanti hanno condiviso garofani verdi e candele accese, a simboleggiare la speranza e la memoria di coloro che, anche se lontani, continuano a contribuire alla verità, alla riparazione e alla costruzione di una Colombia pacifica. Leggi: 120 insegnanti dell’Atlantico riceveranno borse di studio per master

L’Unità delle vittime ha riaffermato il suo impegno nei confronti del motto “Cambiamo per servire”, sottolineando il suo obiettivo di attuare politiche che contribuiscano a superare i divari, fornire riparazioni trasformative e consentire alle vittime del conflitto di accedere effettivamente ai propri diritti.

Questo atto non solo ha rafforzato la memoria storica e il riconoscimento delle vittime, ma ha anche dimostrato la capacità della comunità di unirsi nella solidarietà e nella ricerca della riconciliazione, nonostante le distanze fisiche.

 
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