Caso di prestito: la giustizia federale ha rimosso la polizia di Corrientes dalle indagini

Caso di prestito: la giustizia federale ha rimosso la polizia di Corrientes dalle indagini
Caso di prestito: la giustizia federale ha rimosso la polizia di Corrientes dalle indagini

Il giudice Cristina Pozzer Penzo, responsabile delle indagini sulla scomparsa di Prestito Pena, che viene interpretato come un caso di tratta di esseri umani, ha deciso di rimuovere la polizia di Corrientes dal caso. La decisione è stata presa questo venerdì all’ultimo minuto e conferma che – ora – nelle ricerche interverranno solo le forze federali.

Sarà ora la Polizia Federale argentina a occuparsi delle indagini vere e proprie del caso, coadiuvata dalla Prefettura Navale argentina, che si occuperà della logistica, e dalla Gendarmeria Nazionale, che effettuerà le manovre necessarie nella zona. ricerche e operazioni.

La memoria presentata dal giudice Pozzer Penzo chiede al capo della polizia di Goya di “ordinare la cessazione dei compiti investigativi da parte del personale sotto la sua responsabilità che potrebbero svilupparsi attorno al fatto della presunta scomparsa del minore Loan Peña”.

Solo le forze federali si occuperanno delle indagini sulla scomparsa di Loan Peña.

Caso prestito: la foto chiave con cui si tenta di sostenere la teoria dell’orangerie

Pochi giorni fa Camilia, una delle cugine di Loan Peña presente al pranzo in cui il minore scomparve il 9 luglio, Corrientes, disse di aver presentato in tribunale una foto come prova. Con essa si tenta di dimostrare che il bambino di 5 anni faceva parte della spedizione all’aranceto, una delle ipotesi che era stata scartata.

Nella foto fornita si vede, di spalle, una delle detenute insieme a Laudelina Peña, la zia del minore. Mónica del Carmen Millapi, a destra dell’immagine, si sta dirigendo verso l’aranceto. Poco più avanti si vede un gruppo di bambini che cammina verso la zona dove Loan Peña sarebbe scomparso.

“Esce dal giardino e va con i ragazzi, io li ho accompagnati a metà strada, fino al cancello. Stava giocando con gli altri ragazzi. Il mio bambino è l’ultimo ad uscire, mi ha detto ‘mamma, aspettami perché non posso'” allacciarmi le scarpe “Sono rimasta indietro e Loan è avanti”, è stata la dichiarazione rilasciata da Camila a TN il giorno in cui ha rotto il silenzio.

E aggiunse, a proposito del momento in cui consultò la figlia riguardo a Prestito: “Lei arrivò con la sua piccola arancia sbucciata da un lato e nell’altra mano aveva un’altra arancia”. Riguardo all’incontro a casa della nonna del minore, ha detto che si è trattato di un “pranzo molto normale e tranquillo, come sempre”. “È tutto molto strano”, ha commentato la scomparsa del bambino. E aggiunse in quel momento: “L’ho chiamato, ma non ha mai risposto. Tutti noi vogliamo che si presenti”.

La foto fornita non colloca Loan sul posto e il Dipartimento di Giustizia chiarisce che è impossibile sapere se il minore facesse parte dell’escursione all’aranceto.

Le persone detenute nel caso sono sei: l’ex funzionaria municipale María Victoria Caillava è ospitata nell’Unità 7 di Salta; l’ex capitano della Marina argentina Carlos Pérez, lo zio del minore Antonio Benítez, il commissario Walter Maciel e Mónica Millapi si trovano nel Complesso 3 di Güemes, sempre a Salta; Nel frattempo, Daniel “fierrito” Ramírez è stato trasferito all’Unità N. 7 del Chaco.

 
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