Circa il 28% della popolazione cubana avrà dei blackout questo sabato pomeriggio

Circa il 28% della popolazione cubana avrà dei blackout questo sabato pomeriggio
Circa il 28% della popolazione cubana avrà dei blackout questo sabato pomeriggio

L’Avana, 29 giugno (EFE).- Circa il 28% di Cuba subirà blackout questo sabato pomeriggio a causa dell’aumento del deficit di capacità di generazione, secondo le previsioni della compagnia statale Unión Eléctrica (UNE).

Il recente aumento dei blackout è dovuto al ritiro dal sistema elettrico nazionale della Centrale Termoelettrica Terrestre (CTE) Antonio Guiteras – la principale – a causa di un guasto alla caldaia.

Il rapporto della società spiega che il giorno scorso il servizio è stato compromesso a causa di un deficit nella capacità di generazione per tutta la giornata.

Le interruzioni di corrente si sono aggravate nel mese di maggio con effetti che hanno superato le 10 ore giornaliere in diverse province del Paese.

L’UNE, dipendente del Ministero dell’Energia e delle Miniere, calcola per oggi una capacità massima di generazione di elettricità di 2.310 megawatt (MW) per una domanda che raggiungerebbe i 3.100 MW.

Il deficit – la differenza tra domanda e offerta – sarà di 790 MW e l’impatto – ciò che effettivamente verrà disconnesso – raggiungerà gli 860 MW nel cosiddetto “peak time”, nel pomeriggio-notte di questo sabato.

Il sistema elettrico cubano versa in una situazione precaria a causa della mancanza di combustibile importato e di guasti alle sette CTE, obsolete a causa del loro più che quarantennale utilizzo e della cronica mancanza di investimenti e manutenzione.

Negli ultimi sei anni, il governo cubano ha affittato fino a sette centrali elettriche galleggianti (di cui attualmente ne restano solo cinque) per alleviare la mancanza di capacità di generazione, una soluzione rapida ma temporanea, inquinante e costosa.

I frequenti tagli alla fornitura di energia elettrica danneggiano l’economia cubana – che nel 2023 si è contratta tra l’1 e il 2% – e alimentano il malcontento sociale in una società già gravemente colpita da una crisi economica da quattro anni.

Sono stati anche il fattore scatenante delle proteste antigovernative degli ultimi anni, comprese quelle dell’11 luglio 2021 – le più grandi da decenni – e quelle del 17 marzo a Santiago de Cuba (est) e in altre località. EFE

lbp/ie

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