Quattro matrimoni e un funerale, un successo clamoroso che sembrava un fallimento – Appunti – Vieni e vedi

Quattro matrimoni e un funerale, un successo clamoroso che sembrava un fallimento – Appunti – Vieni e vedi
Quattro matrimoni e un funerale, un successo clamoroso che sembrava un fallimento – Appunti – Vieni e vedi

“Quattro matrimoni e un funerale” è una delle commedie più popolari di tutti i tempi Sono passati 30 anni dalla sua prima e, a differenza di altre produzioni che fin dall’inizio avevano quell’aroma inconfondibile che genera il successo, questa sembrava brutta.

Ridusse l’ordine di produzione per girarlo a tempo di record perché il budget era di soli 4 milioni di dollari, una cifra irrisoria per qualsiasi impresa cinematografica ambiziosa.

I problemi iniziarono subito, con il cast che venne chiamato per il casting di Hugh Grant e la prova fu a dir poco controversa.

Invece di attenersi al copione, ha inviato la registrazione del discorso tenuto al matrimonio di suo fratello. La mancanza di impegno per il ruolo in quell’occasione originale ha infastidito sia lo sceneggiatore che il team di produzione del film.

“Nessuno mi voleva, Richard Curtis fece tutto il possibile per non darmi il ruolo perché pensava che fossi troppo carino e che Charles dovesse sembrare un nerd”, dirà anni dopo l’attore a proposito di quel confronto che si rivelò effimero. che gli è stata data la possibilità di presentarsi ad una seconda audizione, con tutte le formalità del caso.

A quel tempo circolava una voce secondo cui Alan Rickman sarebbe stato l’attore prescelto, anche se volevano anche Alex Jennings.

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Si sa già che, pur con le obiezioni, Grant prevalse su tutti e contribuì al successo della commedia nata dall’estro del regista e sceneggiatore Richard Curtis il giorno in cui, facendo richiesta di documenti, si accorse che 3 uscite su 5 faceva fatti erano al di fuori degli impegni di lavoro, erano per i matrimoni.

Proprio mentre il protagonista maschile era in discussione, non è stato facile nemmeno trovare la donna giusta.

Jeanne Tripplehorn e Marisa Tomei hanno fatto il provino per il ruolo. Ha vinto quest’ultimo ma un problema familiare gli ha impedito di iniziare le riprese, quindi l’attenzione si è rivolta a Sarah Jessica Parker, la preferita di Curtis.

Nemmeno lei è stata scelta perché tutti i piani sono cambiati quando Andie MacDowell si è presentato al casting e ha stupito tutti.

Alla fine, il cast ha dovuto affrontare anche le difficoltà legate alla mancanza di fondi. “Non c’erano soldi e non c’era interesse, ma non ci siamo mai scoraggiati. Girare un film è costoso ma sedersi a parlare è economico, quindi abbiamo avuto molti incontri e casting finché non abbiamo convinto gli studi della Working Title. E questo ci ha davvero salvato: in quell’anno abbiamo rifinito molto la sceneggiatura e abbiamo capito meglio i personaggi”, ha detto il regista.

Infine, il film che compie 30 anni ha incassato 245 milioni di dollari ed è tra le migliori commedie.

 
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