Ihsahn (Emperor): “La cosa strana è che non ci sono più persone della scena black metal originale che continuano a spingersi oltre i limiti”

8 maggio 2024 17:07 Inserito da Editoriale –

Foto: Andy Ford

Parlare di Ihsahn è quello di renderlo uno dei riferimenti più importanti del black metal, genere in cui si inserisce il suo nome e quello suo imperatore Non hanno bisogno di presentazioni. L’uscita del suo ottavo album solista omonimo ha portato a Jason Cenador per parlare con il norvegese per l’intervista che è stata catturata nel numero 461 di La Heavydove Ihsahn, che continua a esplorare la musica estrema, si sorprende che questa non sia qualcosa che fanno anche gli altri musicisti della sua generazione ed è sorpreso che “Non ci sono più persone della scena black metal originale che continuano a spingersi oltre i limiti.”

Ihsahn, che avremo con l’Imperatore Cartagena a giugno facente parte del Festival del Rock Imperium Ci racconta l’evoluzione della sua musica, le origini del black metal e la sua particolare prospettiva attuale: “Non dimenticare che quando iniziarono gli Emperor, il black metal non era più vecchia scuola. Questo era proprio l’inizio del genere. Se ascolti le prime registrazioni degli Emperor – avevo diciassette anni quando realizzammo il primo album – anche So volevamo creare qualcosa di più grandioso e abbiamo aggiunto tastiere, cori, strumenti a corda, trombe… È la stessa traiettoria che sto seguendo oggi. Il punto di partenza della mia creatività è lo stesso di quando avevo diciassette anni, ma a trenta. Anni di esperienza.”

Il leader degli Emperor sottolinea l’audacia giovanile che hanno mostrato nella scena black metal e non vede come normale che non ci siano più persone di quella generazione che continuino a sfidare i limiti: “Ora, sembra black metal vecchia scuola, ma devi ricordare che tutti noi che facevamo parte di quella scena black metal eravamo adolescenti che cercavano di spingere i limiti di ciò che si poteva fare con la musica. Molte persone pensano che sia strano che ora io faccia musica con sassofono, sintetizzatori e tutto il resto, ma penso che la cosa strana sia che non ci siano più persone di quella scena originale che continuino a spingersi oltre quei limiti, perché quella era la direzione verso cui stavamo andando “. Che per me questa è semplicemente la continuazione di ciò che volevo in primo luogo, di ciò che mi ha portato a fare questo tipo di musica estrema.”

Ihsahn è uno dei grandi protagonisti che vi aspettano nel numero 461 di La Heavy. Slash ha preso la copertina questo mese con l’intervista esclusiva sul suo album ‘Orgy of The Damned’. Altri contenuti in primo piano ci parlano di Mägo de Oz, The Warning, Accept o Sebastian Bach tra molti altri. Corri al tuo chiosco o visita il nostro negozio online per non perderti nulla.

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