Il Governo contesta la richiesta di arresto per Benjamin Netanyahu avanzata dalla procura del Tribunale dell’Aia

Il Governo contesta la richiesta di arresto per Benjamin Netanyahu avanzata dalla procura del Tribunale dell’Aia
Il Governo contesta la richiesta di arresto per Benjamin Netanyahu avanzata dalla procura del Tribunale dell’Aia

Attraverso un comunicato della Farnesina, il Il governo è entrato in discussione questo mercoledì mandato di arresto contro il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahuemessa dalla Procura della Corte dell’Aia

“Il governo argentino esprime preoccupazione per la decisione del Pubblico Ministero della Corte Penale Internazionale di richiederlo arresto degli alti funzionari del governo israeliano”, si legge nel testo del responsabile degli affari esteri Diana Mondino.

Il testo afferma una posizione in cui “in particolare, L’Argentina ritiene sbagliata l’equazione e la rifiuta effettuato dal Pubblico Ministero tra le legittime autorità di uno Stato democratico con leader di un’organizzazione terroristica responsabile di crimini brutali”, in riferimento ad Hamas, i cui leader erano anche oggetto della richiesta di arresto.

E poi la Farnesina aggiunge: “La decisione mette in discussione anche il diritto di legittima difesa esercitato da Israelericonosciuto dal diritto internazionale e quello Lo sostiene l’Argentina“.

Il comunicato prosegue con una critica alla parte accusatoria, alla quale lo accusa di aver omesso le indagini dei fatti da parte dei tribunali Da Israele.

“Anche il Pubblico Ministero sembra avendo ignorato il lavoro dei tribunali israeliani dedicato agli accertamenti dei fatti a lui attribuiti, oltre a non averne data la possibilità al sistema giudiziario locale di svolgere il proprio compito con tutte le garanzie del caso”.

Infine, attraverso il Ministero degli Affari Esteri, “il Governo argentino ritiene che l’atteggiamento del Procuratore non contribuisce a migliorare la situazione del conflitto e, al contrario, aggiunge ostacoli agli sforzi per garantire la liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, l’arrivo degli aiuti umanitari e una soluzione a lungo termine alla crisi.

La risposta di Israele alla richiesta di arresto di Benjamin Netanyahu

Questo lunedì, il governo israeliano ha definito la richiesta di arresto di Netanyahu per presunti crimini di guerra nella Striscia di Gaza una “calunnia di sangue infondata”.

Da Tel Aviv hanno affermato che l’azione giudiziaria “non impedirà a Israele di difendersi e di raggiungere tutti i suoi obiettivi di guerra giusta”.

Benjamin Netanyahu e una richiesta di arresto della Corte dell’Aja contro il primo ministro israeliano. Foto Abir Sultan/AFP

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha definito “scandalosa” questa misura e ha ordinato la creazione “immediata” di un comitato speciale “con tutti gli elementi professionali” per lottare contro questa decisione che, a suo avviso, “mira a legare le mani dello Stato di Israele e negandogli il diritto alla legittima difesa.

 
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