Il ministero ha spiegato che la modifica delle norme di attuazione della legge medica è avvenuta poiché il Paese sta attraversando notevoli interruzioni del servizio a causa dello sciopero dei medici, che dura già da diversi mesi.
Coloro che hanno una licenza medica rilasciata all’estero potranno esercitare legalmente la propria professione in Corea del Sud nel caso in cui il governo dichiari un livello di allerta elevato, ha affermato il ministero in una nota.
Le proteste del settore sono iniziate dopo che l’amministrazione centrale ha annunciato che a partire dal prossimo anno aumenterà di duemila posti l’attuale quota di ammissione alle facoltà di medicina, che attualmente è di 3.058 posti.
Dopo che i medici in formazione hanno scioperato il 20 febbraio, il governo ha alzato l’allerta nazionale per catastrofi mediche al livello più alto a partire dal 23 febbraio e ha attivato una modalità di risposta all’emergenza.
Più del 90 per cento dei 13.000 medici praticanti del paese hanno sospeso il loro lavoro e i professori di medicina, che lavorano come specialisti negli ospedali, hanno presentato le loro dimissioni per sostenere i medici e sollecitare l’amministrazione a trovare progressi significativi in questo processo.
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