Una specialità medica ne “assorbe” altre due in Spagna

Una specialità medica ne “assorbe” altre due in Spagna
Una specialità medica ne “assorbe” altre due in Spagna

IL nuove cure contro il cancro hanno permesso a molte persone di età superiore ai 75 anni di raggiungere risultati cronicizzare le rispettive malattie, generando un gruppo di pazienti sempre più ampio. Il nuovo e rinnovato Servizio di Geriatria dell’ Ospedale Vall d’Hebron è disposto a unirsi a questo cambiamento culturale per stabilire il principi base della specialità nel trattare questa nicchia di pazienti e nel migliorare la loro cura. Per questo, un pilastro fondamentale è stato raddoppiare le sinergie insieme agli specialisti di Ematologia E Oncologiaoltre a promuovere il coordinamento tra gli ospedali di tutto il territorio spagnolo per garantire che questi pazienti “abbiano il qualità delle cure più elevata ed essere più efficiente nel Utilizzo delle risorse”.

Neus Gual è recentemente diventato il nuovo capo del Servizio Geriatrico della Vall d’Hebron ed è molto consapevole dello scenario della invecchiamento della popolazione attuale: “Le malattie che prima che uccidessero Ora cronaca. La generazione del baby boom ha più cultura e richiede una serie di diversi interventi a quelle finora realizzate”. Lo specialista sottolinea che nell’ospedale catalano “un terzo dei pazienti ha più di 75 anni, occorre quindi individuare le cure che offrono i maggiori benefici a ciascuno”.

Questa realtà evidenziata da Gual è vista in modo simile da Maite Antonio Rebollointernista e coordinatore dei Servizi Oncogeriatrici dell’Institut Català d’Oncologia (ICO): “Il numero della popolazione candidata a ricevere cure in età avanzata è in aumento. Ciò ci costringe ad affrontare la gestione dei pazienti con a visione che copre i bisogni geriatrici”. A causa di questo scenario, lo specialista sottolinea che “oncologi E ematologi Devono essere sensibilizzati e conoscere le differenze che possono esistere. la popolazione anzianamentre i geriatri devono familiarizzarsi con le cure oncologiche per conoscere l’impatto che alcune cure possono avere in età avanzata.”

Gual: “È necessaria la collaborazione della Geriatria per valutare olisticamente il paziente”

Il triangolo degli specialisti formato da geriatri, oncologi E ematologi Ora è fondamentale rivolgersi a questi pazienti con maggiore qualità. Secondo Gual, “I trattamenti ematologici e oncologici si sono evoluti molto e È necessaria la collaborazione geriatrica per valutare olisticamente il paziente. È necessario analizzare le comorbilità e il livello cognitivo e quali saranno i risultati previsti. “L’età è un altro fattore da tenere in considerazione”.

La scelta delle cure adeguate, la decisione del geriatra

Con il passare del tempo, è stata introdotta la geriatria avvicinarsi ai pazienti con diversi tipi di tumori oncologici o ematologici. Lo specialista sottolinea che «è necessario scegliere bene i pazienti che si sottopongono ai diversi approcci ed è qui che interviene la figura del geriatra». A questo punto, il responsabile del servizio sottolinea che “vedere il paziente in modo olistico permette di vederlo nel suo insieme e di prendere la decisione migliore, determinando se avrà la capacità di sopportare un trattamento o un altro”. Gual sottolinea che a livello di Oncologia “la Geriatria è progredita molto, mentre in Ematologia tutto è più recente, quindi il lavoro deve continuare per ottenere risultati migliori”.

Rebollo: “Le tre variabili da tenere in considerazione sono la patologia in questione, le sue possibili cure e le variabili dipendenti dal tumore”

Per Rebollo, sia l’Ematologia che l’Oncologia stanno avanzando “a questa velocità rimani aggiornato sugli ultimi trattamenti Se non sei uno specialista è difficile. Ci deve essere un punto d’incontro comune che si raggiunge con il team multidisciplinari”. Nel trattare un paziente di età superiore ai 75 anni occorre tenere conto di un totale di tre variabili, quali “la patologia in questione, i suoi possibili trattamenti e le variabili dipendenti dal tumore”.

Il futuro della Geriatria: un’ampia rete nazionale

Gli obiettivi per il futuro che lo specialista della Vall d’Hebron intende realizzare riguardano “l’identificazione di quelli pazienti fragili adottare un approccio più proattivo e proteggerli il più possibile durante la tua degenza in ospedale in collaborazione con altri Servizi.” Infine, un altro punto che lo specialista indica come obiettivo per i prossimi anni è quello di raggiungere “un maggiore coordinamento tra gli ospedali spagnoli per prendersi cura di queste persone. Dovrebbero essere offerti loro qualità delle cure più elevata e i centri devono essere più efficienti nell’utilizzare le risorse di cui dispongono”.

Il numero dei geriatri è ancora oggi insufficiente per poter far fronte a tutti i bisogni che esistono derivati ​​dall’Oncologia e dall’Ematologia, per questo Rebollo difende”geriatizzare la medicina. “Tutti i medici devono incorporare i concetti geriatrici nella loro vita quotidiana”. A questo punto lo specialista accoglie con favore la scommessa di Gual, difendendo creare una rete ampia che permette di trasferire i pazienti in centri dove vengono somministrate cure specifiche più complesse dal punto di vista della tossicità o degli effetti collaterali”.

Sebbene possano contenere dichiarazioni, dati o note di istituzioni o professionisti sanitari, le informazioni contenute in Medical Writing sono curate e preparate da giornalisti. Raccomandiamo al lettore di consultare un operatore sanitario per qualsiasi domanda relativa alla salute.

 
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