La triste fine del secondo Pallone d’Oro ricevuto da Maradona e il riconoscimento unico che la sua partenza gli ha negato

La triste fine del secondo Pallone d’Oro ricevuto da Maradona e il riconoscimento unico che la sua partenza gli ha negato
La triste fine del secondo Pallone d’Oro ricevuto da Maradona e il riconoscimento unico che la sua partenza gli ha negato

Maradona posa con Alfredo Di Stéfano e il Pallone d’Oro onorario ricevuto nel 1995 (Colorsport/Shutterstock)

Quando si credeva che i due Palloni d’oro che ha ricevuto Diego Maradona era andato perduto per sempre, la notizia ha scosso i tifosi: è ricomparso, e sarà messo all’asta, il premio ottenuto per essere stato il miglior giocatore del Mondiale ’86 in Messico, vinto con l’Argentina. Era stato rubato 35 anni fa dalla cassetta di sicurezza di una banca di Napoli e il delitto era stato attribuito alla camorra. Dopo aver spostato i suoi contatti in quel mondo sotterraneo, Pelusa e la sua famiglia sono riusciti a recuperare alcuni oggetti di valore come orologi di lusso, ma il premio è svanito.

Non è stato possibile recuperarlo perché era già stato fuso. “Ho mandato anche una somma di 15 milioni di lire sul posto, ma me l’hanno restituito perché il trofeo era già sparito”.sapeva come dichiarare Salvatore Lo Russouno dei capi della mafia, che incoraggiò la teoria che fosse stato fuso per vendere l’oro, teoria che si è diffusa fino ai giorni nostri, fino alla favolosa scoperta.

L’oggetto era stato ritrovato da un franco-algerino di nome Abdelhamid B, ex gallerista appassionato di aste. E sarà messo all’asta il 6 giugno 2024 a Agutteuna casa specializzata nel settore, con sede a Parigi. Si stima che il suo prezzo sarebbe compreso tra 12 e 15 milioni di euro.. Le ipotesi sul suo destino per tutto questo tempo, ovviamente, sono state innescate. Forse, quando la Polizia ha restituito gli oggetti, qualche membro infedele delle forze dell’ordine ha trattenuto quello più prezioso? Lo Russo e i suoi scagnozzi lo hanno tenuto nascosto sapendo che il suo valore si sarebbe rafforzato negli anni? È davvero il vero Pallone d’Oro? E se sì, in caso di oggetto rubato, ci sarà una presentazione giudiziaria da parte dell’entourage della star affinché venga restituito agli eredi e non si concluda con una rapina ai portafogli? Tutte domande che ancora non hanno risposte.

L’apparizione ha riproposto anche la storia dell’altro Pallone d’Oro ricevuto dai Dieci: anche la statuetta non ha avuto un lieto fine. Maradona non ha mai vinto il premio assegnato dalla rivista France Football in modo tradizionale. E non proprio perché non se lo meritasse. Infatti, nel 1986, all’apice della sua carriera, il creditore era proprio l’ucraino Igor Belanov. Perché? Per una normativa assurda: fino al 1995 potevano riceverlo solo i calciatori europei.

Un’altra immagine di Diego con il trofeo preso dalle lingue di fuoco (Christian Liewig/TempSport/Corbis tramite Getty Images)

Per rimediare, quell’anno la pubblicazione decise di conferirgli un Pallone d’Oro onorario, dalle mani leggendarie di Alfredo Distéfano. Ma il premio, di cui la famiglia dell’idolo si prendeva cura come un altro figlio, fu ridotto in cenere.

Nel luglio 2014, La casa dove viveva Don Diego, a Villa Devoto, ha subito un incendio, concentrato al piano terra. “Non c’era più niente”, dichiarò allora l’entourage di Pelusa. Tra i beni materiali perduti vi erano diverse reliquie che rappresentavano diverse tappe fondamentali nella storia della stella. E il già citato Balón, che abitava nella stanza grande. Altri sono stati salvati, come una delle Coppe UEFA vinte con il Napoli, a cui il club italiano ha affidato la sua icona sotto tutela. Sebbene le lingue di fuoco l’abbiano raggiunta e abbiano lasciato dei segni su di lei, oggi è ospitata nella casa di una delle sorelle del fantasy.

“È successo di prima mattina, ero già uscito, c’era un altro collega. Fu un argomento che toccò molto la famiglia, a causa della storia della casa e delle cose andate perdute.“, disse Infobae Claudio vigi Angelottistorico custode dello chalet che è stato restaurato e oggi custodisce parte dell’eredità del legame.

Nel 2020, alla soglia del suo 60esimo compleanno, Maradona era entusiasta di riprendersi ciò che le fiamme gli avevano tolto. Da Francia Calcio Gli chiesero un colloquio e l’allora direttore tecnico del Gimnasia La Plata acconsentì, però ha reso l’unico requisito per sostituire il suo Pallone d’Oro. O, almeno, una replica. Un gesto che la pubblicazione non ha avuto con nessun altro calciatore nella storia. Sì, nemmeno con Lionel Messi o Cristiano Ronaldoi migliori vincitori.

Fu allora che la notizia quasi precipitò nel baratro: come spiegarono i suoi rappresentanti alla cerchia ristretta di Maradona, la rivista non aveva mai ordinato (e di conseguenza consegnato) una copia del suo Pallone d’Oro. Il premio (pesa più di 7 chilogrammi) ha un costo di realizzazione di circa 3.000 euro, è placcato in oro, poggia su un piedistallo di pirite e su di esso lavorano sei orafi di un laboratorio francese.. Tuttavia, alla fine, furono d’accordo.

Infatti, è avvenuta un’intervista: per più di un’ora, Diego ha ripercorso la sua carriera, ha ricordato la trattativa troncata con l’Olympique Marsiglia negli anni ’80, quando stava per lasciare il Napoli per trasferirsi in Francia, e ha firmato una delle tante frasi che col tempo sono diventate magliette; in quell’occasione, in riferimento alla partita contro l’Inghilterra nei quarti di finale dei Mondiali in Messico del 1986, che lo dipinse della vernice dell’eternità: “Sogno di poter segnare un altro gol per gli inglesi, questa volta con la mano destra!”

Ma l’addio di Maradona è stato frettoloso. Ed è arrivato il fatidico 25 novembre 2020, giorno della sua morte. La replica tanto attesa per completare la vetrina è rimasta una promessa privata. Finché il rapporto burrascoso dell’icona con il Pallone d’Oro non aggiunge un altro capitolo con la “resurrezione” del trofeo ’86.

La copertina dell’edizione speciale di France Football in omaggio a Maradona, alla quale Diego ha aderito desideroso di recuperare il Pallone d’Oro

 
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