Sabrina Wittmann è diventata la prima allenatrice donna a guidare una squadra di calcio professionistica maschile, dopo aver esordito sulla panchina dell’Ingolstadt nella partita terminata 1-1 nella terza Bundesliga tedesca domenica scorsa.
Wittmann è subentrato a Michael Köllner, il cui contratto è stato risolto di comune accordo dal club perché si riteneva che la squadra fosse stagnante dal punto di vista sportivo.
Ci sono dei precedenti in Germania, tra cui spicca il caso di Marie-Louise Eta, che nel novembre 2023 divenne assistente tecnica dell’Union Berlino dopo l’esonero di Urs Fischer e suoi assistenti, e andò in panchina solo in Bundesliga, ma anche nella Champions League.
In Bundesliga, grazie alla sanzione dell’allenatore Nenad Bjelica, ha gestito una partita contro il Darmstadt, anche se in squadra con altri assistenti.
Gli altri esempi in Germania provengono dai campionati regionali.
“Le donne hanno il diritto di voto ormai da alcuni anni. È positivo che il calcio, sul quale ci sono molti cliché, dimostri che molti pregiudizi sono falsi”, ha detto il capitano dell’Ingolstadt Lukas Fröde dopo la partita.
Il quotidiano di Monaco ‘Süddeutsche Zeitung’ commenta la dichiarazione di Fröde, sottolineando che dice qualcosa sul calcio che, tra il momento in cui è stato approvato il voto femminile e l’esordio di Wittmann, sono dovuti passare 106 anni.
“Nessuno le ha dato questa opportunità. E ci siamo resi conto molto presto che è un buon allenatore”, ha detto Fröde.
L’autore della rete dell’Ingolstadt, Sebastian Groening, ha affermato che nel mondo moderno non è necessario prestare attenzione se la squadra è guidata da un allenatore maschio o femmina.
“Sabrina ha grandi qualità. Non importa se è una donna o un uomo”, ha detto.
Wittmann, 32 anni, aveva precedentemente allenato le giovanili dell’Ingolstadt e ora è subentrato in prima squadra, inizialmente ad interim fino alla fine della stagione.
