Giro d’Italia 2024 – Anteprima tappa 6 – Ciclismo Internazionale

Di @amatiz12

Viareggio Rapolano Terme (180km)

Giornata sterrata!

Giornata molto complicata negli ultimi 50 chilometri, che contengono insidie ​​nascoste che faranno esplodere il gruppo e segneranno differenze nella classifica generale.

Iniziamo con 70 km completamente pianeggianti, poi una 4a categoria seguita da un saliscendi fino a raggiungere il segmento che ci interessa.

A quota 50 inizia il terreno, che aggiungerà una dozzina di chilometri in totale. Due settori praticamente continui, di cui il secondo è una salita categorizzata, che è, a sua volta, il primo inganno di questa via.

È un altro 4°, con 3,3 km al 5% sulla carta, ma in realtà contiene rampe fino al 15%, che sommate alla difficoltà tecnica di pedalare sulla polvere, spaccheranno il lotto in più pezzi.

Chi ha percorso le Strade Bianche conosce questi tratti che, in questa aggiunta al Giro, presentano leggere modifiche.

A seguire, una falsa pianura di quasi 25 km che non permetterà spazio per recuperare la fatica già fatta. A 18 minuti dall’arrivo, il terzo ed ultimo settore, lungo 2400 metri, molto tecnico, in salita e discesa, con curve, molto noioso. Seconda trappola.

Finita l’impresa polverosa, breve discesa e da lì tutta salita, in teoria con pendenze ripide, fino a 5 km dalla fine, dove si trova il terzo e maggiore ostacolo non menzionato nella scheda del percorso.

È il muro delle Serre di Rapulano, lungo circa 800 metri che raggiunge pendenze fino al 20%, che finirà per spezzare la corsa, se non è già rotto.

Il finale è al 6%, il che aggiunge quel tocco di esplosività a questo parziale.

Clima

Piacevole, con il sole in vista.

Scenario

Non è una Strade Bianche né dura come la tappa di Montalcino nel 2021, ma è chiaramente una giornata chiave nella lotta per il podio.

Tenendo conto di questa rilevanza e del fatto che abbiamo un Pogi ambizioso, la vittoria di giornata dovrebbe essere tra le favorite. È vero che una buona fuga può prendere l’iniziativa e sicuramente qualche cacciatore che si era nascosto all’inizio inizierà a mostrare le proprie carte.

Se lo sterrato fa già scattare l’allarme, lo farà soprattutto per i meno abili, come O’Connor, Martínez, Rubio o Uijtdebroeks. È il tipo di palcoscenico che può portare fuori dal gioco persone come questa, quindi per loro la cosa migliore è salvare la situazione, niente di più.

Per questo motivo ci si aspetterebbe che Thomas o Lutsenko, che hanno le capacità per questi terreni, cerchino di ottenere un luce a favore del podio, se ne hanno la forza, ovviamente.

Per Pogacar sarà un’altra giornata di divertimento perché gestisce perfettamente il terreno ed è un’altra vittoria a portata di mano da aggiungere al suo record.

Preferiti

Tadej Pogacar – Il massimo preferito.

Geraint Thomas – Il migliore dei mortali.

Alexey Lutsenko – Grandi possibilità per avanzare nella classifica generale.

Jhonatan Narváez – Dopo sabato, è un chiaro candidato per le salite che fanno proprio al caso suo.

Giuliano Alafilippe – Da una fuga di notizie sarebbe una minaccia.

Jan Tratnik – Se non deve prendersi cura di Cian, è un buon candidato.

Massimiliano Schachmann – E’ il suo terreno ed era già 2° a Torino.

Predizione

La seconda per Tadeo.

Alessandro Matiz

Ti piace quello che facciamo? Seguici su @CiclismoInter

Copyright © 2012-2024 Ciclismo Internazionale. Tutti i diritti riservati

Mi piace questa:

mi piace Ricarica…

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-

PREV L’UC colpì il classico universitario e pose fine all’imbattuto U
NEXT L’immagine di Gustavo Petro appare su una bandiera gigante in uno stadio di calcio africano per il suo sostegno alla Palestina