Il Giappone include tra le sue priorità anche la rimozione dei detriti spaziali

Il problema dei detriti spaziali sta diventando una priorità per tutti i paesi e tutte le agenzie spaziali.
Margherita Erriu

Margherita Erriu Italia meteorita 07/05/2024 20:44 4 minuti

Sempre più paesi ne comprendono l’importanza una gestione più consapevole dei detriti spaziali.

Il costante aumento di questi detriti nell’orbita terrestre è un problema per tuttisia per noi che viviamo sulla Terra e non abbiamo in programma alcun viaggio spaziale, ma soprattutto per gli strumenti presenti nello spazio che ci circonda.

Per questo motivo il Giappone ha lanciato la missione Adras-J (Active Debris Removal by Astroscale-Japan) con l’obiettivo di identificare e avvicinarsi ad un antico detrito che orbita attorno al nostro pianeta da 15 anni.

Da dove viene questo razzo?

Il 18 febbraio è stato lanciato il satellite giapponese Astroscala su un razzo Lab Electron. Il lancio è stato effettuato dalla base di Mahia, in Nuova Zelanda.

Da allora Astroscale si è progressivamente avvicinata ad un segmento di un razzo fuori servizio lungo circa 11 metri e largo 4, con una massa di 3 tonnellate.

Anche questo resto del razzo è giapponese e proviene dal veicolo di lancio H-IIA che nel 2009 aveva messo in orbita il satellite Gosat (Greenhouse Gas Observing SAtellite) della JAXA, un satellite il cui obiettivo è osservare e studiare i gas serra come la CO2.

Chiaramente Questo non è gli unici detriti spaziali che vagano per il nostro pianeta; Infatti, l’Agenzia spaziale europea (ESA) ha contato 2.220 corpi di razzi ancora in orbita.

detriti che circondano la Terra
Attorno al nostro pianeta c’è attualmente una nuvola di frammenti spaziali e detriti che rischia di compromettere le missioni attuali e future.

Per realizzare un approccio preciso, il satellite intelligente Astroscale ha utilizzato telecamere e algoritmi Gli hanno permesso di avvicinarsi al frammento del razzo senza scontrarsi con essooperazione per nulla scontata, anche perché nel frattempo i resti ruotano lentamente su se stessi.

Nelle prossime settimane il satellite Adras-J continuerà ad orbitare attorno al corpo del razzo cercando di catturare quante più immagini possibili per raccogliere maggiori informazioni sul frammento, come le condizioni della sua struttura, la sua velocità di rotazione e il suo asse di rotazione.

Seguiranno altre missioni per catturare il frammento

Pertanto per il momento ci si limiterà a osservare il razzo molto da vicino senza entrare in contatto diretto con esso; Adras-J proverà infatti a rallentare la rotazione del razzo lanciando contro di esso propellenti in senso contrario alla sua rotazione.

Per quanto riguarda le future missioni Astroscale, il loro obiettivo sarà quello di avvicinarsi ancora di più raccogliere i detriti utilizzando bracci robotici.

Nuovi progressi nella previsione della “caduta” dei detriti spaziali

Nuovi progressi nella previsione della “caduta” dei detriti spaziali

Il Giappone non sta pianificando solo missioni per recuperare e quindi ridurre la quantità di detriti spaziali presenti nello spazio, infatti Sono molte le agenzie spaziali che hanno sviluppato programmi ben strutturati e articolati per risolvere questo problema.. Anche perché un’eventuale collisione con i detriti provocherebbe la produzione di ulteriori detriti e, quindi, una serie di collisioni a cascata.

C’è ancora molto da fare, ma ormai è chiaro a tutti che è una priorità garantire di continuare a esplorare lo spazio che ci circonda, ma anche mantenere e continuare a far crescere le connessioni e le infrastrutture del nostro pianeta.

 
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