Venti soldati sono rimasti uccisi in una forte esplosione avvenuta in una base militare nel sud-ovest della Cambogia.
Altri sono rimasti feriti e l’esplosione ha squarciato i tetti delle case vicine.
Domenica le guardie hanno cercato di tenere i giornalisti lontani dal sito nella provincia di Kampong Speu.
Le immagini mostravano diversi edifici gravemente danneggiati sulla base, almeno uno con il tetto spazzato via.
Sembra che si trovi in un vasto campo, senza strutture civili nelle vicinanze.
Quattro edifici – tre di deposito e uno di lavoro – sono stati distrutti e diversi veicoli militari danneggiati, ha detto il colonnello Youeng Sokhon, un ufficiale dell’esercito presente sul posto.
Anche le case di 25 abitanti del villaggio sono state danneggiate, ha aggiunto.
Una mappa di Kampong Speu
Kiripost, un servizio di notizie online in lingua inglese, ha citato Pheng Kimneang, abitante del villaggio, che ha affermato che c’è stata una grande esplosione intorno alle 14:30, seguita da esplosioni più piccole per circa un’ora.
Un altro abitante del villaggio, che ha chiesto di essere nominato solo come Sophal, ha detto di aver sentito un suono acuto, di aver visto il fumo alzarsi e di aver pensato che fosse un’esplosione al deposito di armi.
I militari hanno immediatamente chiuso la strada verso la base, ha detto, e “gli abitanti del villaggio erano in preda al panico, cercando un posto sicuro”.
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Si vedono buchi in un tetto danneggiato nel villaggio di Prey Beng, nella provincia di Kampong Speu. Foto: AP
C’è stata una prolungata ondata di caldo in Cambogia. Nella provincia dove è avvenuta l’esplosione, la temperatura massima di sabato è stata di 39°C (102°F).
Sebbene le alte temperature normalmente non facciano esplodere le munizioni, possono degradare la stabilità degli esplosivi.
Il rischio è che una piccola esplosione possa innescare una reazione a catena, che porta ad un incendio.
Il primo ministro cambogiano Hun Manet si è detto “profondamente scioccato” dopo aver ricevuto la notizia dell’esplosione nel distretto di Chbar Mon, nella provincia.
Ha offerto le sue condoglianze alle famiglie dei soldati e ha promesso che il governo avrebbe pagato i loro funerali e avrebbe risarcito le persone uccise e ferite.
