Il PCM EVITA 155 CONFLITTI SOCIALI IN UN ANNO GRAZIE ALL’ALLARME PREVENTIVO – RCR Perù

Il PCM EVITA 155 CONFLITTI SOCIALI IN UN ANNO GRAZIE ALL’ALLARME PREVENTIVO – RCR Perù
Il PCM EVITA 155 CONFLITTI SOCIALI IN UN ANNO GRAZIE ALL’ALLARME PREVENTIVO – RCR Perù

Fonte: ingegneri minerari del Perù

Ciò è stato ottenuto con l’adozione del “Protocollo per la preparazione e la gestione degli allarmi preventivi” del SGSD.

Lima, 29 aprile 2024. Secondo il rapporto di gestione di Alexandra Ames, che è stata Segretaria per la Gestione Sociale e il Dialogo della Presidenza del Consiglio dei Ministri (PCM) da febbraio 2023 a marzo 2024, l’incorporazione del “Protocollo per la preparazione e la gestione degli allarmi preventivi” ha dato buoni risultati con 155 casi di conflitto evitati.

“Nel 2023, abbiamo identificato più di 155 casi di conflitto e molti di essi, quasi la maggioranza, avrebbero potuto degenerare in una situazione di blocco o maggiore violenza a cui siamo riusciti a rispondere rapidamente stabilendo questi allarmi”, ha detto Ames all’Istituto degli Ingegneri. delle Miniere del Perù (IIMP).

Sebbene sia difficile indicare quanti casi siano stati evitati grazie a questo sistema, Ames ha dichiarato di disporre di informazioni che indicano che circa 155 casi di conflitto sono stati evitati e che oltre l’80% sono legati all’attività mineraria, poiché la maggior parte si verifica in attività minerarie. e territori degli idrocarburi.

Da notare che nel corso del 2023 sono stati emessi 369 allarmi preventivi a livello nazionale, di cui il 5% erano allarmi di prevenzione (bassi), il 46% allerte precoci (intermedi), il 45% allerte urgenti (imminenti) e il 4% allerte revisionate (critiche). ).

Ames ha spiegato che questo sistema di allarme preventivo facilita il coordinamento tra i diversi enti governativi e gli attori sociali per identificare quelle situazioni di rischio nei territori, che potrebbero degenerare in una situazione di conflitto e preoccupare per il Paese.

“Promuoviamo una cultura con #Allsomosprevención, dove i responsabili territoriali dispersi nelle diverse regioni del paese, del Segretariato di Gestione Sociale e Dialogo, non si dedicheranno più a portare avanti il ​​dialogo negli spazi di dialogo, ma in uno sguardo più preventivo al conflitto e in un’analisi più sociopolitica del territorio”, ha aggiunto.

D’altro canto, l’ex Segretario alla Gestione e al Dialogo Sociale ha ritenuto che, oltre a rafforzare la cultura della prevenzione, sia necessario rafforzare la chiusura dei divari che offrano eque opportunità alla popolazione.

“È importante lavorare fianco a fianco con il Segretariato per il Decentramento per impegnarsi in un vero sviluppo territoriale, che consenta di colmare il divario di disuguaglianza in questi territori che hanno avuto la fortuna di avere attività minerarie per raccogliere più risorse, ma un “Promuovereremo il rafforzamento delle capacità istituzionali dei governi regionali e intermedi, e anche, ovviamente, del governo nazionale affinché le risorse generate possano davvero diventare progresso sociale per le comunità”, ha osservato.

 
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