Osservazione della posizione FX del CME Group: la forza del dollaro continuerà?

Osservazione della posizione FX del CME Group: la forza del dollaro continuerà?
Osservazione della posizione FX del CME Group: la forza del dollaro continuerà?
  • I fondi a leva hanno aumentato il posizionamento corto nell’euro (EUR) nell’ultimo mese, con i corti netti in EUR che hanno superato quelli in tutte le altre valute tranne lo JPY. I gestori patrimoniali hanno ridotto il posizionamento rialzista sull’EUR, anche se queste esposizioni superano ancora di gran lunga tutte le altre.
  • Da inizio anno (YTD) la coppia EUR/USD è stata scambiata tra ~1,06 e ~1,10, collocandosi attualmente vicino al fondo di questo intervallo. I dati del CME Group sugli strike delle opzioni suggeriscono che i mercati sono sostanzialmente in equilibrio tra rialzo e ribasso
  • La curva di volatilità del forex che utilizza i dati sulle opzioni suggerisce che gli investitori rimangono calmi, sebbene questo sentimento fosse leggermente più calmo all’inizio di quest’anno.

L’EUR/USD ha registrato un trend al ribasso da gennaio a metà febbraio, da ~1,1000 a ~1,0700, prima di recuperare all’inizio di marzo. La coppia è poi scivolata più in basso nel mese di aprile, ha registrato un picco più alto per circa una settimana, quindi è scivolata verso il basso per scambiare ora vicino al minimo da inizio anno intorno a 1,0600. I differenziali dei tassi di interesse e il rafforzamento dei dati economici statunitensi hanno alimentato la forza del dollaro rispetto all’euro. A contribuire sono state anche le aspettative più aggressive sulla politica monetaria nei confronti della Federal Reserve statunitense (Fed), soprattutto rispetto alle aspettative per la Banca Centrale Europea (BCE).

I fondi a leva hanno aumentato l’esposizione corta all’EUR. Sono al netto di 55.9.000 contratti rispetto a una posizione corta di 32.9.000 contratti di un mese fa (Grafico 1). Inoltre, le posizioni corte in JPY sono rimaste eccezionali e le posizioni corte in CAD sono più che raddoppiate nelle ultime settimane.

Nel frattempo, gli asset manager hanno ridotto l’esposizione rialzista sull’EUR da +296.2K contratti a +270.1K contratti (Grafico 2). I gestori patrimoniali hanno incrementato il posizionamento corto in GBP del 50% circa e aumentato le posizioni corte in JPY, AUD e CAD.

Acquisizione macro Hive: Riteniamo che il range ristretto da inizio anno dell’EUR/USD sia più vulnerabile al ribasso. La recente forza dei dati statunitensi e il conseguente aumento dei rendimenti statunitensi hanno alimentato la pressione di vendita sulla coppia, e riteniamo che i rendimenti statunitensi, soprattutto nelle scadenze differite oltre i cinque anni, potrebbero continuare a salire. Ciò peserà sull’EUR/USD.

 
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