OTTAWA – La polizia canadese ha accusato tre persone il 3 maggio dell’omicidio del leader separatista sikh Hardeep Singh Nijjar nella provincia della Columbia Britannica nel giugno 2023, hanno riferito i media canadesi, citando documenti del tribunale.
Nijjar, 45 anni, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco fuori da un tempio sikh nel Surrey, un sobborgo di Vancouver con una grande popolazione sikh.
La notizia è arrivata pochi giorni dopo che la Casa Bianca aveva espresso preoccupazione per il ruolo dei servizi segreti indiani nei complotti omicidi in Canada e negli Stati Uniti.
La presenza di gruppi separatisti sikh in Canada frustra da tempo Nuova Delhi. Nijjar è stato etichettato come “terrorista” dall’India.
Il primo ministro Justin Trudeau ha annunciato a settembre che le autorità canadesi stavano perseguendo le accuse che collegavano agenti del governo indiano all’omicidio di Nijjar, un cittadino canadese. Nuova Delhi ha respinto l’affermazione di Trudeau definendola “assurda”.
CTV e Global News hanno riportato per la prima volta la notizia degli arrestati il 3 maggio, con CTV che ha affermato che tutti e tre erano cittadini indiani.
La Royal Canadian Mounted Police (RCMP) avrebbe dovuto informare i media sul caso alle 15:30 EDT (3:30 del 4 maggio, ora di Singapore).
Né l’RCMP né la missione indiana a Ottawa sono stati immediatamente disponibili per un commento.
Il Canada aveva esercitato pressioni sull’India affinché collaborasse alle sue indagini.
A novembre, le autorità statunitensi hanno affermato che un funzionario del governo indiano aveva diretto il complotto nel tentato omicidio di Gurpatwant Singh Pannun, un separatista sikh con doppia cittadinanza statunitense e canadese.
Il ministro canadese della Pubblica Sicurezza Dominic LeBlanc, responsabile delle forze dell’ordine canadesi, non ha confermato direttamente gli arresti ma ha detto ai giornalisti che l’indagine sull’omicidio di Nijjar era “ancora un’operazione di polizia attiva”.
La Canadian Broadcasting Corporation aveva precedentemente citato una fonte secondo cui gli investigatori avevano identificato i sospetti in Canada alcuni mesi fa e li avevano tenuti sotto stretta sorveglianza. REUTERS
