PSG-Borussia Dortmund, sintesi, risultato e gol, finalista di Champions League | Champions League

PSG-Borussia Dortmund, sintesi, risultato e gol, finalista di Champions League | Champions League
PSG-Borussia Dortmund, sintesi, risultato e gol, finalista di Champions League | Champions League

Il calcio, quello sport 11 contro 11 in cui vince sempre la Germania, come direbbe Lineker, ha scritto un nuovo capitolo di disciplina, esibizione fisica e pugno, e ha dato un vero successo in Champions League.

Contro ogni previsione, il Borussia Dortmund ha eliminato il potente PSG nella semifinale di ritorno, proprio al Parco dei Principi, dove ha vinto 0-1 (2-0 complessivo) grazie alla fiducia, al buon calcio e, più di qualsiasi cosa, il lavoro di squadra oltre le cifre. Finale dal sapore tedesco! Ancora una volta, come prima. Ancora perché per i francesi sembra destino lasciarsi sfuggire La Orejona tra le dita, chissà perché…

Perché a volte non bastano tutti i soldi del mondo, non uno dei migliori del pianeta, non un grande allenatore o la fiducia incrollabile dei tifosi locali. Per questo PSG che ha firmato l’ennesima eliminazione dalla Champions League, sono già passati Messi, Neymar, Ramos, Navas… ora Mbappé, Dembelé, Kolo Muani, l’attacco al completo della Francia, finalista dell’ultimo Mondiale, e loro raccontavano tutti la stessa storia: fallimento.

Luis Enrique, l’allenatore che per molti farebbe un miracolo, forse non gradirà la parola, ma questo è quello che è successo al suo PSG, in casa e con una busta paga invidiabile, che si è scontrato più e più volte con una squadra molto consapevole come il Borussia Dortmund. dei loro limiti e dei loro difetti di fronte al potere del rivale, ma anche di quanto sono forti, sull’enorme figura di Hummels, quando si tratta di difendersi e sulla scintilla che con Sancho hanno saputo accendere proprio quando l’avversario si è si emoziona. Così si è sbarazzato dell’Atlético de Madrid, ora PSG, così si è sistemato nella finale di Wembley, il prossimo 1 giugno.

Il Dortmund è andato a Parigi con un vantaggio per 1-0 che per molti è stato molto breve, una chiave che poteva essere superata. La differenza è che solo loro hanno avuto chiaro il piano: sette uomini fissi dal centro alla retroguardia e quattro attaccanti il ​​cui compito principale era quello di sostenere la marca in modo solidale e, nelle poche occasioni in avanti, fare danni. In questo ordine. Senza sprazzi o avventure inutili, tutto molto tedesco.

Così, nel primo tempo, è stato Sabitzer ad avere l’occasione più chiara, mentre Dembelé (migliore del PSG in vantaggio), Ramos timidamente, Ruíz e Marquinhos e nel complemento Zaïre-Emery con il tiro, a porta vuota, che si spreca sul bel servizio di Ramos su calcio d’angolo, al 47′.

Ma proprio in quel momento, come recita il copione in perfetto tedesco, è arrivata la punizione: nella partita aerea – ovviamente si tratta del Dortmund -, Brandt ha messo la palla sulla testa dell’eroe della chiave, il veterano Hummels, che ha fatto Non gli è bastato essere il genio della lampada in zona difensiva, e ha anche concluso con un colpo di testa per segnare lo 0-1 che ha chiuso la chiave. Quindi, proprio come avevano previsto, tutto è uscito a Parigi.

E non parliamo di Mbappé non per pigrizia ma per la mancanza fisica della scomparsa di colui che molti al Parco dei Principi sognavano di vedere esplodere. A volte controllato da Hummels, altre volte dall’intero sistema giallo che interrompeva la comunicazione con tutti i suoi compagni, altre volte più dalla sua stessa incapacità di muoversi e di non essere così prevedibile. A parte un tiro contro la traversa quando l’illusione stava già crollando, al minuto 85, c’è poco da dire sul grande francese.

Ancora una volta ha colpito la traversa, all’87’, tempo di recupero ed è stata una questione di fortuna, sempre con le spalle al PSG in Champions League.

Nuovo entusiasmo, rinnovata fiducia, tutti i soldi del mondo per una delle migliori buste paga d’Europa, stesso finale: il PSG guarderà la finale di Champions League in tv. Il Dortmund, che gli ha dato una generosa dose di umiltà e lo ha tolto dal partito, lo vedrà lottare per L’Orejona. Anche in questo caso, senza Mbappé, lo sarà.

 
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