All’inizio di mercoledì, durante le ore di negoziazione asiatiche, i prezzi del petrolio sono scesi a seguito dei rapporti secondo cui le statistiche dell’American Petroleum Institute indicavano un aumento delle scorte di greggio e di carburante negli Stati Uniti, un segno di scarsa domanda.
I futures del petrolio greggio Brent sono scesi di 21 centesimi, o dello 0,3%, a 82,95 dollari al barile. A 78,25 dollari al barile, i futures del greggio statunitense West Texas Intermediate sono scesi di 13 centesimi, o dello 0,2%.
La settimana terminata il 3 maggio ha visto un aumento di 509.000 barili nelle scorte di greggio statunitense, secondo notizie che citano dati dell’American Petroleum Institute. Secondo loro sono aumentate anche le scorte di carburante distillato e di benzina.
Alle 14.30 GMT sono attesi i dati ufficiali sulle scorte del governo statunitense. Secondo gli analisti intervistati da Reuters, la scorsa settimana le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti sono diminuite di circa 1,1 milioni di barili.
Sulla base delle indicazioni di un allentamento del vincolo sull’offerta, entrambi i benchmark hanno registrato un leggero calo nella sessione precedente. L’EIA ha rivisto le sue previsioni per il 2024 e ora prevede che la produzione globale di petrolio e liquidi aumenterà quest’anno rispetto alle stime precedenti, ma la domanda crescerà meno di quanto inizialmente previsto.
Nelle ultime sessioni si sono registrate pressioni anche sui prezzi del petrolio a causa delle speranze di una tregua a Gaza.
Gli Stati Uniti ritengono che Israele e Hamas possano avvicinarsi attraverso colloqui sul cessate il fuoco a Gaza. Secondo un rapporto della Reuters, il direttore della Central Intelligence Agency statunitense Bill Burns si recherà in visita in Israele mercoledì per incontrare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e altri funzionari di alto rango.
Il rafforzamento del dollaro USA mercoledì ha avuto un impatto anche sui prezzi del petrolio. Poiché diventa più costoso per gli investitori che detengono altre valute, un dollaro più alto riduce la domanda di petrolio.
Per feedback e suggerimenti, scriveteci a [email protected]
