Secondo un recente articolo di Il giornale, È emerso che gli edifici rappresentano il 40% del consumo energetico in Europa e più di un terzo delle emissioni di gas serra, secondo le stime dell’Agenzia Commissione Europea.
Il problema delle caldaie a gas naturale
Il principale responsabile di questo dato allarmante sono le caldaie a gas naturale, responsabili della fornitura di calore a un’ampia gamma di edifici, sia residenziali che commerciali (uffici, scuole, supermercati, tra gli altri).
In questo contesto, l’Europa è intervenuta in merito. A partire dal 1° gennaio 2025, i paesi membri dell’Unione Europea non potranno fornire sussidi per le caldaie che funzionano con combustibili fossili, come le unità di condensazione a gas naturale.
L’obiettivo di fondo di questa misura è ridurre progressivamente la dipendenza dai combustibili fossili negli impianti di riscaldamento e raffreddamento domestico, con l’obiettivo di eliminare completamente le caldaie che utilizzano questi tipi di combustibili entro il 2040.
Divieto di caldaie a gas naturale
Tuttavia, è importante notare che questa misura non implica di per sé un divieto totale dell’installazione di caldaie a gas. Secondo Sedigas nell’articolo citato da El Periódico, queste tecnologie potranno continuare ad essere installate in futuro purché siano predisposte a funzionare con gas rinnovabili, come il biometano o l’idrogeno rinnovabile.