La tendenza a creare campi pro-Gaza nelle sedi universitarie si è diffusa dagli Stati Uniti. Joe Biden ha descritto le proteste come parte di una “feroce ondata” di antisemitismo, in commenti visti da molti come un appello all’azione per chiudere i campi.
Non si prevede che Sunak arrivi a tanto e si ritiene che le proteste possano continuare finché vi sarà tolleranza zero nei confronti dell’antisemitismo.
Il Primo Ministro e Gillian Keegan, ministro dell’Istruzione, si rivolgeranno ai leader universitari dopo che gli studenti hanno organizzato campi di protesta nelle università del Regno Unito, tra cui UCL, Bristol e Goldsmiths.
Intervenendo mercoledì, il Primo Ministro ha affermato: “Le università dovrebbero essere luoghi di dibattito rigoroso ma anche bastioni di tolleranza e rispetto per ogni membro della loro comunità.
“Una minoranza nei nostri campus sta sconvolgendo la vita e gli studi dei propri compagni studenti e, in alcuni casi, propagando vere e proprie molestie e abusi antisemiti. Tutto questo deve finire”.
Gli studenti ebrei hanno affermato di sentirsi “tagliati fuori” dalla vita universitaria a causa delle proteste che sono andate avanti da quando è iniziata la guerra di Israele contro Hamas in ottobre.
All’inizio di questa settimana, un portavoce della Jewish Society dell’Università di Cambridge ha avvertito che la creazione dell’accampamento del King’s College rischia di contribuire a “un’atmosfera tossica e ostile per gli studenti ebrei”.
La Jewish Society dell’Università di Oxford ha affermato che è “profondamente preoccupante vedere il linguaggio sempre più pieno di odio proveniente da queste proteste”.
