Unai Simón si vendica ancora una volta

Unai Simón si vendica ancora una volta
Unai Simón si vendica ancora una volta

Due su tre. Questo era l’equilibrio societario della squadra spagnola al suo debutto agli Europei per quanto riguarda i giocatori dell’Athletic. Sì ok Dani Vivian ha esaurito i minuti contro la Croazia, Unai Simón e Nico Williams sono partiti dall’inizio in una partita in cui il portiere ha un ruolo da protagonista. Il murgiarrano, che il 24 maggio ha rinnovato senza clausola rescissoria il suo contratto da leone il 24 maggio fino al 2029, ha aggiunto una nuova porta inviolata al suo palmarès, con in mezzo spavento e rivincita. Il vincitore del trofeo Zamora del campionato 2023-24 con soli 33 gol subiti in 36 partite ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di riprendersi dalle avversità dopo aver commesso un errore nel rilascio della palla che ha portato al rigore commesso da Rodri su Petkovic al 76′.

Con il punteggio di 3-0 al 47° minuto del primo tempo e dopo aver effettuato tre meritevoli parate nel corso della partita, Simón si è trovato in una situazione scomoda che ha ricordato più di una volta quanto accaduto contro lo stesso rivale negli ottavi di finale di Euro 2020, disputati nel 2021. Poi, sullo 0-0, il giocatore di Murgia non è riuscito a controllare un passaggio di Pedri al minuto 20 che ha significato il primo gol della partita per la Croazia. La palla ha toccato la scarpa di Simón, ma non è stata sufficiente per evitare che la palla oltrepassasse dolcemente la linea di porta. Il portiere dell’Atletico si è ripreso e ha messo a segno una notevole prestazione individuale che ha permesso alla squadra spagnola di avanzare ai quarti di finale, che tre anni dopo ha battuto ancora una volta la Croazia questo sabato in un’altra esercitazione di rivendicazione di Simón.

Lungi dall’abbassare la testa dopo l’errore nel rilascio del pallone, quello di Murgia Ha fatto crescere la sua figura alle Olimpiadi di Berlino parando il rigore di Petkovic pochi istanti dopo. con orgoglio arrogante. Il giocatore della Dinamo Zagabria segna su assist di Perisic sulla ribattuta, ma l’arbitro inglese Michael Oliver annulla il gol visto che Perisic era entrato in area in anticipo. Simón celebrò con moderazione il suo successo, che diventò il primo portiere a parare il massimo rigore con la Spagna in tutta la storia degli Europei, esclusi i calci di rigore. Non solo quello. Il portiere dell’Athletic è diventato anche il primo portiere della squadra spagnola a parare un rigore da quando Iker Casillas paraguayò il Cardozo paraguaiano ai Mondiali del 2010 in Sud Africa, comprese le amichevoli.

Questa stagione, a peggiorare le cose, Simone Ha subito sette rigori contro di lui nelle competizioni ufficiali e ha subito solo due gol riuscendo a parare quattro rigori massimi e vedendo un altro tiro schiantarsi contro il palo. Con tre rigori parati anche ai rigori di Coppa degli Europei, il murgiano è riuscito a realizzare il suo gol a Berlino aggiungendo 17 reti inviolate con la Spagna in 36 partite ufficiali, nelle quali ha subito 26 gol. “Simón ha fatto parate molto belle e molto importanti”, ha sottolineato l’attaccante croato Ante Budimir dopo la sconfitta della sua squadra in una partita in cui Simón ha eguagliato le sette partite giocate nel torneo da un altro ex biancorosso come Andoni Zubizarreta.

Nico, discreto

Nico Williams, da parte sua, ha debuttato in a Coppa degli Europei con una prestazione discreta. Sostituito al 67′ da Mikel Merino, l’esterno biancorosso ha lasciato buoni dettagli, ma non è riuscito a brillare in una partita in cui è stato l’altro esterno, Lamine Yamal, a monopolizzare tutti i riflettori. Sia Simón che Nico Williams, con Vivian in camera da letto in attesa di un’occasione, hanno la totale fiducia dell’allenatore Luis de la Fuente, che ha assicurato in conferenza stampa che “Avrei dato due MVP, a Fabián e Simón, che ha ha giocato una grande partita. Ha commesso un errore, ma non gli diamo importanza. Per noi è un riferimento”.

 
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