I Mapuche bloccano il campo YPF e influenzano la produzione di gas

I Mapuche bloccano il campo YPF e influenzano la produzione di gas
I Mapuche bloccano il campo YPF e influenzano la produzione di gas

La comunità mapuche Paynemil blocca il campo Loma La Lata della YPF a Neuquén, chiedendo gas per le proprie case. Il conflitto potrebbe compromettere la fornitura di gas a Buenos Aires e in altre regioni.

Da questo mercoledì, la comunità mapuche Paynemil ha bloccato l’accesso al giacimento di Loma La Lata della YPF a Neuquén, paralizzando la produzione di diversi operatori e generando preoccupazione per il possibile impatto sulla fornitura di gas a Buenos Aires e in altri punti di consumo della rete del gas.

La protesta è nata perché la comunità Paynemil, che risiede nella zona, chiede la fornitura di gas per le proprie case. “Abbiamo il giacimento incastonato nel nostro patio ed estraiamo gas per tutti, tranne che per noi”, ha dichiarato Elba Paynemil, lonko della comunità, al quotidiano Río Negro.

Il conflitto è iniziato mercoledì scorso quando la comunità ha bloccato l’accesso al giacimento, provocando la detenzione di 280 persone, dipendenti di diverse compagnie petrolifere, per quasi 24 ore. Gli operai non hanno potuto cambiare turno dopo le 10 del mattino e solo alle 3,30 di questa mattina tutti i dipendenti sono riusciti ad andarsene, lasciando nello stabilimento solo un minimo di guardia.

Nonostante i tentativi della YPF di stabilire un dialogo con i manifestanti, finora non hanno avuto successo, il che continua a bloccare l’accesso e a compromettere la produzione. Secondo fonti del settore, “ci sono più di 3 milioni di metri cubi di gas che, se la situazione persisterà, influenzeranno l’approvvigionamento a Buenos Aires e in altri punti della rete di consumo di gas in un momento di forte domanda e crisi climatica”.

Il blocco ha paralizzato anche l’hub del gas di Vaca Muerta, un importante punto di produzione, colpendo gravemente i principali operatori. Il conflitto si aggrava perché un camion per il rifornimento di gas di petrolio liquefatto (GPL) si trova sul posto da ieri senza possibilità di accesso, poiché i manifestanti non ne consentono l’ingresso.

La paralisi della produzione comincia a preoccupare, soprattutto nei giorni in cui gran parte del Paese sperimenta un’onda polare e le basse temperature aumentano la domanda di gas. Questa situazione critica potrebbe generare una carenza in pieno inverno, colpendo migliaia di case e settori industriali che dipendono dalla fornitura continua di gas.

Il conflitto tra YPF e la comunità Paynemil non è nuovo, ma si sta sviluppando da quasi un decennio. Nel 2015, la comunità ha bloccato l’ingresso nel sito di Loma La Lata, chiedendo al governo di Neuquén di effettuare un’indagine territoriale nella zona, che considera parte del territorio della propria comunità.

L’intervento della Giustizia in questa vicenda è già un dato di fatto, ma finora il conflitto non è stato risolto. La comunità di Paynemil sostiene la sua richiesta di accesso al gas, mentre aziende e governo cercano una soluzione che permetta di riprendere la produzione e garantire la fornitura di gas alla rete di consumo.

La situazione sta diventando sempre più tesa e la necessità di una soluzione immediata è imperativa per evitare un grave impatto sull’approvvigionamento energetico del Paese. I prossimi giorni saranno cruciali per verificare se sarà possibile raggiungere un accordo che vada a beneficio di tutte le parti coinvolte e ripristini la normalità nella produzione e distribuzione del gas.

 
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