Il Giappone, tra i Paesi che stanziano la maggior parte del budget a sostegno dell’industria dei semiconduttori

Il Giappone, tra i Paesi che stanziano la maggior parte del budget a sostegno dell’industria dei semiconduttori
Il Giappone, tra i Paesi che stanziano la maggior parte del budget a sostegno dell’industria dei semiconduttori

Negli anni fiscali tra il 2021 e il 2023, il Giappone ha destinato 3,9 trilioni di yen in sussidi per sostenere l’industria dei semiconduttori, che ha registrato un boom alla fine del XX secolo.

I dati presentati dal Fiscal System Council, organo consultivo del ministro delle Finanze, evidenziano che il sostegno del governo giapponese all’industria dei semiconduttori è significativamente più generoso rispetto ai paesi occidentali.

I semiconduttori sono integrati in quasi tutte le apparecchiature elettroniche, compresi gli elettrodomestici, per non parlare dei dispositivi informatici come smartphone e strumenti di intelligenza artificiale (AI). Sono anche essenziali per il controllo delle infrastrutture sociali come le ferrovie, l’elettricità e l’approvvigionamento idrico. Per questo motivo molti Paesi considerano i semiconduttori un bene strategico e hanno implementato misure a sostegno del settore.

Dal punto di vista della sicurezza economica, il Giappone ha stanziato circa 3,9 trilioni di yen per sostenere l’industria dei semiconduttori nei bilanci supplementari degli ultimi tre anni, pari allo 0,71% del suo prodotto interno lordo (PIL). Le principali ripartizioni riguardano 1.208 trilioni di yen per Taiwan Semiconductor Manufacturing Corporation (TSMC), il più grande produttore mondiale di semiconduttori a contratto, che ha costruito uno stabilimento a Kikuyō-chō, nella prefettura di Kumamoto, e 920 miliardi di yen per Rapidus (Tokyo), il cui obiettivo principale è per produrre semiconduttori di nuova generazione nel Paese.

Il sostegno statunitense all’industria dei semiconduttori è superiore a quello del Giappone in valore totale, circa 7,1 trilioni di yen in cinque anni, ma la percentuale del suo PIL, 0,21%, è meno di un terzo di quella del Giappone. Il sostegno della Germania ammonta a 2,5 trilioni di yen, ovvero lo 0,41% del suo PIL, a dimostrazione che l’entità del sostegno del Giappone in percentuale del PIL è eccezionale.

Nel 1989, sei produttori elettrici generali giapponesi, tra cui NEC, Toshiba, Hitachi e Fujitsu, erano tra le prime dieci aziende nella classifica mondiale delle vendite di semiconduttori. Tuttavia, queste aziende stavano perdendo competitività a causa dell’ascesa dei produttori sudcoreani e dalla fine degli anni ’90 agli anni 2000 si sono verificati una serie di ritiri.

Nel 1999, le attività di memoria dei semiconduttori di NEC e Hitachi si sono fuse per formare Elpida Memory, che ha presentato istanza di protezione dal fallimento nel 2012, e nel 2003 è stata costituita Renesas Technology (ora Renesas Electronics) come joint venture tra Hitachi e Mitsubishi Electric. Negli anni 2000 sono stati lanciati diversi progetti nazionali volti allo sviluppo di semiconduttori all’avanguardia attraverso partenariati pubblico-privati, ma non sono riusciti a ripristinare la posizione del Giappone nel settore.

(Tradotto in spagnolo dall’originale giapponese. Immagine di intestazione: PIXTA.)

 
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