(CNN) — Il mondo ha superato una pietra miliare nel campo dell’energia pulita: l’aumento dell’energia eolica e solare ha portato lo scorso anno a un livello record del 30% dell’elettricità mondiale prodotta da energie rinnovabili, secondo nuovi dati.
Il pianeta sta raggiungendo “un punto di svolta cruciale” verso l’energia pulita, secondo il rapporto Global Electricity Review pubblicato mercoledì dal think tank sul clima Ember. Il gruppo prevede che la produzione globale da combustibili fossili diminuirà leggermente nel 2024, prima di sperimentare cali molto maggiori negli anni successivi.
Questo è un passo importante verso il raggiungimento del 60% di elettricità rinnovabile a livello mondiale entro il 2030, un passo fondamentale per raggiungere gli obiettivi climatici globali, secondo Dave Jones, direttore degli insight globali presso Ember.
“Il futuro delle energie rinnovabili è arrivato”, afferma Jones. “L’energia solare, in particolare, sta accelerando più velocemente di quanto si pensasse possibile.”
Uno sguardo ai dati rivela la misura in cui il settore energetico globale sta cambiando.
Record di energia rinnovabile
Nel 2000, l’energia rinnovabile rappresentava meno del 19% dell’insieme delle fonti energetiche mondiali. Adesso rappresentano più del 30%. Tenendo conto dell’energia nucleare, lo scorso anno il mondo ha generato quasi il 40% della propria elettricità da fonti a basse emissioni di carbonio.
Sebbene i livelli globali di inquinamento che provoca il riscaldamento del pianeta abbiano raggiunto il massimo storico nel 2023, l’aumento delle energie rinnovabili ha fatto sì che l’intensità di carbonio del settore energetico – la quantità di inquinamento da carbonio prodotto per unità di elettricità – raggiungesse un minimo record nel 2023, pari al 12%. inferiore al picco del 2007.
Secondo il rapporto, l’aumento delle energie rinnovabili sta spingendo verso il declino anche i combustibili fossili, rallentandone la crescita di quasi due terzi negli ultimi dieci anni. In più della metà dei paesi, l’elettricità generata da combustibili fossili ha già raggiunto il picco cinque anni fa.
La quota dei combustibili fossili nell’elettricità complessiva è scesa dal 64,7% nel 2000 al 60,6% nel 2023. Ember prevede che questa cifra diminuirà significativamente nel 2024, al 57,6%, quando inizierà a farsi notare il rapido aumento dell’energia solare.
“Avremo questo boom delle rinnovabili, che cambierà davvero il panorama molto rapidamente”, ha detto Jones alla CNN.
Il boom dell’energia solare
Secondo il rapporto, nel 2023 l’energia solare è stata la fonte di elettricità in più rapida crescita per il 19° anno consecutivo. L’anno scorso ha generato quasi il doppio dell’elettricità rispetto al carbone.
L’aumento significativo delle installazioni solari si è verificato verso la fine del 2023, quindi il pieno effetto non è stato ancora avvertito, ha affermato Jones. “Penso che l’anno 2024 porterà un certo shock quando questi numeri inizieranno a essere visti”, ha detto, soprattutto tra coloro che ritengono che la domanda di combustibili fossili come il gas continuerà semplicemente ad aumentare.
Sebbene carbone e gas costituiscano ancora la maggior parte della produzione globale di elettricità, il loro tasso di crescita lo scorso anno è stato molto più lento di quello dell’eolico e del solare.
“La velocità di espansione dell’energia solare ed eolica è notevole ed è un segno che la società può creare rapidi cambiamenti”, ha affermato Niklas Höhne, scienziato del clima presso l’organizzazione no-profit NewClimate Institute, non coinvolto nella ricerca di Ember.
Secondo il rapporto, la crescita delle energie rinnovabili sarebbe stata ancora maggiore se non fosse stato per il calo significativo della produzione idroelettrica dovuto alla siccità in paesi come Cina e India. La maggior parte del deficit è stato coperto dal carbone.
La Cina in testa
La Cina è di gran lunga il leader nel settore dell’energia solare, con quasi il 36% della produzione globale lo scorso anno.
Tuttavia, il ruolo svolto dall’energia solare nella produzione nazionale di elettricità della Cina è molto diverso: solo il 6%, molto al di sotto di molti altri paesi produttori di energia solare.
Secondo il rapporto, l’energia solare rappresenta oltre il 10% della produzione annua di elettricità in 33 paesi, tra cui Cile (30%), Australia (17%) e Paesi Bassi (17%). La California, la quinta economia più grande del mondo, genera il 28% della sua elettricità dall’energia solare.
Si prevede un aumento della domanda di energia elettrica
La domanda globale di elettricità è salita a un livello record nel 2023 – aggiungendo l’equivalente di tutta la domanda di elettricità del Canada – ma il ritmo di crescita è rallentato rispetto alla media degli ultimi dieci anni.
La Cina è stata il principale motore della domanda, mentre gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno registrato forti cali a causa di un clima più mite e, soprattutto nel caso dell’UE, di un temporaneo calo dell’attività industriale.
Secondo l’analisi di Ember, la domanda di elettricità salirà alle stelle a partire dal 2024. Veicoli elettrici, pompe di calore ed elettrolisi – un processo utilizzato per produrre idrogeno verde, un’energia pulita molto pubblicizzata – aumenteranno la domanda, insieme a tecnologie come l’aria condizionata e l’intelligenza artificiale.
Secondo il rapporto, la diffusione di queste tecnologie aumenterà la crescita della domanda di elettricità, ma la domanda complessiva diminuirà poiché l’elettrificazione diventerà più efficiente dei combustibili fossili.
Nel complesso, il rapporto di Ember “è incoraggiante”, afferma Nancy Haegel, consulente di ricerca presso il National Renewable Energy Laboratory, che non è stata coinvolta nell’analisi. “Dimostra che possiamo generare quantità significative di elettricità con l’energia rinnovabile.”
La domanda è se il ritmo della transizione sarà abbastanza veloce, ha detto alla CNN. “Le decisioni nei prossimi 10 anni sono fondamentali.”
