Singapore supera per la prima volta il Nord Europa in termini di competitività economica

Ginevra, 18 giugno (EFECOM).- Singapore ha preso il primo posto davanti alla Svizzera nell’indice di competitività economica elaborato dalla business school IMD, in cui sei dei primi dieci paesi classificati sono paesi dell’Europa settentrionale e centrale, mentre i paesi dell’America Latina in generale continuano restare indietro.

L’indice World Competitiveness Ranking, preparato ogni anno dall’IMD World Competitiveness Center, con sede in Svizzera, è stato pubblicato questo martedì e misura la capacità di 67 economie di essere competitive, tenendo conto di fattori che vanno dalla politica fiscale al dinamismo imprenditoriale o all’innovazione, tra gli altri. .

Singapore, Svizzera, Danimarca, Irlanda, Hong Kong, Svezia, Emirati Arabi Uniti, Taiwan, Paesi Bassi e Norvegia completano, nell’ordine, la “top ten” della classifica, dove gli Stati Uniti, al dodicesimo posto, sono il paese migliore classificato in America.

Secondo la business school, la ragione principale della crescita di Singapore sono i buoni risultati in termini di efficienza governativa e aziendale, che riflettono la forza del settore pubblico e privato.

Sottolinea inoltre che la presenza di paesi come la Svizzera, al secondo posto, o la Danimarca, al terzo, indica che le “piccole economie” prosperano e che la competitività non è più una questione di dimensioni.

“Crediamo che le economie più competitive del futuro saranno quelle capaci di anticipare e adattarsi al contesto globale in evoluzione, creando valore e benessere per i loro cittadini, il che li renderà anche sostenibili”, ha analizzato il direttore del Mondo Centro Competitività, Arturo Bris, responsabile dell’indice.

Ha precisato che alcune delle principali sfide in materia di competitività sono la transizione verso un’economia circolare e a basse emissioni di carbonio, la crescente integrazione dei mercati emergenti nell’economia globale e il ritmo accelerato della trasformazione digitale.

L’economia dell’America Latina meglio valutata è il Cile, che figura al 44° posto, e nella stessa regione è seguita da Porto Rico (49), che entra per la prima volta nella classifica, così come dalla Nigeria (64) e dal Ghana ( 65).

Il Brasile, la più grande economia dell’America Latina, appare al 62° posto, mentre il Messico, un altro importante motore economico, è al 56°, mentre la Colombia appare al 57° e il Perù al 63°.

Chiudono la classifica Argentina e Venezuela (posizioni 66 e 67).

D’altro canto, l’indice evidenzia la crescente integrazione dei mercati emergenti nell’economia globale con paesi come Cina, India, Indonesia o Turchia che hanno sperimentato una rapida crescita e sviluppo negli ultimi decenni.

La Cina appare particolarmente ben posizionata, al 14° posto, appena due dietro gli Stati Uniti. EFECOM

aig-è/maggio

 
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