La Dia rifinanzierà oltre 400 milioni di debito in scadenza nel 2025

Ieri la società ha tenuto l’assemblea generale degli azionisti, nella quale tutti i punti della giornata sono stati facilmente approvati.

La catena di distribuzione Giorno ieri ha reso conto ai soci nel corso dell’assemblea, nella quale sono stati agevolmente approvati tutti i punti della giornata, compresi i risultati 2023, la rielezione e nomina degli amministratori e il compenso.

Con questa scadenza al 2023, l’azienda ha sottolineato le sue priorità. Si concentrerà sull’aumento della redditività

La catena di distribuzione Giorno ieri ha reso conto ai soci nel corso dell’assemblea, nella quale sono stati agevolmente approvati tutti i punti della giornata, compresi i risultati 2023, la rielezione e nomina degli amministratori e il compenso.

Con questa scadenza al 2023, l’azienda ha sottolineato le sue priorità. Si concentrerà sull’aumento della redditività e della generazione di cassa e lavorerà per ridurla leva. In questo modo la Dia si sta già muovendo rifinanziare il debito che rimane dovuto l’anno prossimo.

Alla fine dello scorso anno la Dia aveva un debito lordo in scadenza nel 2024 pari a 83 milioni di euro, mentre l’anno prossimo scadranno 414 milioni di debito, quasi tutti corrispondenti a prestiti sindacati.

Nel suo intervento alla riunione, l’amministratore delegato della società, Martin Tolcachirha evidenziato la diminuzione dell’indebitamento finanziario netto nel corso dello scorso anno, con una riduzione di 120 milioni rispetto al 2022, portandosi a 422 milioni e raggiungendo un rapporto di leva finanziaria pari a 1,96 volte.

Tolcachir ha confermato che l’azienda si concentrerà ora sulla risposta alle richieste dei suoi clienti in Spagna e Argentina, dopo aver completato la sua partenza dal Brasile, con la vendita della sua filiale nel paese a Lyra II Fondo di investimento in partecipazioni multistrategia al prezzo simbolico di 100 euro. Questa operazione avrà un impatto di 101 milioni sui conti della Dia e comporterà un’uscita di cassa di 75 milioni.

In Spagna, l’azienda cerca di crescere in modo organico e di rafforzare il programma fedeltà Giornata del club e anche il canale vendita in linea. L’azienda sta lavorando, a sua volta, per aumentare il numero e la frequenza delle visite dei suoi clienti ai suoi stabilimenti.

La catena di distribuzione ha chiuso lo scorso anno con perdite nette di 30 milioni di euro, che rappresentano un calo del 75% rispetto al 2022, mentre il fatturato è sceso del 7%, a 6.759 milioni, a causa dell’impatto sulle sue attività delle sue attività in Brasile e Argentina e la riduzione del perimetro dei negozi, dopo la vendita di Clarel A Trinità e più di 200 stabilimenti Mettere in campo.

“Il miglioramento dei risultati anno dopo anno è stato senza dubbio ottenuto grazie ad un management impegnato e responsabile nei confronti dell’azienda e alle decisioni prese per semplificare il portafoglio”, ha affermato Tolcachir.

 
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