Il Museo Nazionale di Scultura prepara una grande retrospettiva dedicata a Luisa Roldán

Lui Museo Nazionale della Sculturamuseo statale dipendente dal Ministero della Cultura, con sede a Valladolid, prevede di inaugurare la mostra il prossimo novembre «Luisa Roldán. Scultore reale.

Questa “grande” retrospettiva dedicata a Luisa Roldán (Siviglia, 1652-Madrid, 1706) diventerà la prima mostra monografica che l’istituzione dedica a un’artista donna, afferma il centro attraverso un comunicato. Luis Roldán o La Roldana è considerata la prima scultrice spagnola.

La mostra sarà curata da Miguel Angel Marcoscuratore del Museo Nazionale di Scultura, e Pablo Amadorricercatore presso l’Istituto di Ricerca Estetica UNAM (Messico).

Proporranno un discorso trasversale che cerca di riflettere il contesto artistico e sociale in cui Luisa Roldán ha sviluppato la sua prolifica carriera, dalla sua fase di formazione nel Sivigliafino al successo ottenuto alla corte di Madrid come Scultrice Reale, incarico che ricoprì per due diversi monarchi appartenenti a diverse dinastie: Carlo II e Filippo V.

Le opere dell’artista sivigliano appariranno così accompagnate da produzioni di artisti di spicco del momento, sotto forma di dipinti, stampe, disegni, libri o documenti. Ma sculture realizzate da personaggi importanti come Pedro Roldansuo padre e insegnante, José de Mora O Pedro de Menatra gli altri, dettaglia le informazioni.

Il percorso espositivo allude anche ad altri aspetti, come la mutata stima che Luisa Roldán ha avuto nella storiografia degli ultimi due secoli, raggiungendo oggi un’importanza fondamentale. Proprio questo giudizio “molto positivo” spiega la diversa origine e provenienza delle opere che faranno parte di questa mostra, nella quale Alla preparazione collaborano un gran numero di istituzionisia di proprietà pubblica che privata, dalle istituzioni museali alle chiese e alle collezioni private.

Tra gli altri, il Museo Nazionale di Scultura ha chiesto al Capitolo della Cattedrale di Cadice di prestare le sculture dei santi patroni della città, San Servo e San Germano. Sono le immagini attualmente venerate nelle cappelle della cattedrale di Cadice e due dei suoi capolavori che si distinguono per bellezza e devozione. Queste sculture, realizzate dall’abile mano di Luisa Roldán, sono esempi eloquenti della sua abilità tecnica e della sua capacità di catturare l’essenza spirituale dei suoi soggetti.

San Servo e San Germano

Alessandro Moreno

La mostra costituirà anche un’occasione per conoscere le opere dell’autore che fanno parte delle collezioni del Museo Nazionale di Scultura e che, fino ad ora, non erano state esposte.

Inoltre vedrete recenti ed interessanti acquisizioni, ma anche pezzi che sono stati restaurati nel museo stesso e ora esposti per la prima volta, come l’imponente set dell’‘Cavalcata dei Re Magi’, la cui presentazione completa sarà una delle principali attrazioni di questa mostra.

Programmazione culturale

Come di consueto, la mostra sarà accompagnata da un programma culturale vario e accattivante, pensato per avvicinare la figura di Luisa Roldán a tutto il pubblico. Allo stesso modo, la pubblicazione di a catalogo scientifico che riguarderà la revisione della sua vita e della sua opera, nonché le influenze ricevute da vari artisti contemporanei, aggiunge la dichiarazione.

Alla sua preparazione parteciperanno numerosi specialisti. Verrà anche modificato La tesi di dottorato di Elena Amat, il primo dedicato esclusivamente a Luisa Roldán. Si tratta di un documento scritto nel 1927 e ancora inedito, che metterà in luce sia la scultrice che il suo allievo, entrambi pionieri.

 
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