Annullano il premio di un concorso fotografico per l’intelligenza artificiale, perché la foto è stata scattata da un essere umano

Il terzo premio del concorso fotografico AI organizzato da The 1839 Awards ha dovuto essere annullato, dopo che si è scoperto che La foto non è stata scattata dall’intelligenza artificiale, ma da un fotografo umano. Il mondo sottosopra…

I premi fotografici 1839 Awards “celebrano la fotografia di coloro che utilizzano la fotocamera come mezzo artistico”. Per evitare problemi, hanno diverse categorie per i fotografi umani, e un premio fotografico per le creazioni dell’intelligenza artificiale.

Il concorso prevede norme che vietano l’uso dell’intelligenza artificiale nelle categorie umane: “si riserva il diritto di richiedere la prova che l’immagine non sia stata generata dall’intelligenza artificiale”. Tuttavia, nel concorso AI, si sono dimenticati di metterne uno come “si riserva il diritto di richiedere la prova che l’immagine non è stata generata da un essere umano”…

L’umano che ha vinto un concorso fotografico per l’intelligenza artificiale

Nel citato concorso fotografico per l’intelligenza artificiale, il terzo premio è andato alla foto FLAMINGONE, presentata dal fotografo Miles Astray. Questo è il fenicottero “senza testa” che potete vedere nella foto di apertura della notizia. Ha vinto anche il premio del pubblico.

Dopo aver ascoltato la decisione della giuria, Miles Astray lo ha ammesso sul suo blog La foto non era stata scattata da un’intelligenza artificiale, ma da lui stesso su una spiaggia ad Aruba, nei Caraibi.

Il suo obiettivo era “dimostrare che i contenuti creati dall’uomo non hanno perso la loro rilevanza, che Madre Natura e i suoi interpreti umani possono ancora sconfiggere la macchina e che la creatività e l’emozione sono più di una semplice sequenza di cifre”.

Dopo aver conosciuto la “trappola”, La giuria dei The 1839 Awards ha ritirato la fotografia umana dal concorsotogliendogli quel terzo premio.

Miles Astray è uno dei tanti fotografi e artisti che rivendicano lo sforzo, il talento, l’immaginazione e la tecnica di questi professionisti umani, rispetto alla capacità di calcolo dell’intelligenza artificiale.

Come racconta sul suo blog, per scattare la foto del fenicottero senza testa ha dovuto recarsi ad Aruba, cercare una spiaggia con i fenicotteri, alzarsi alle 5 del mattino per evitare la gente, aspettare una certa quantità di luce, e il momento esatto in cui il fenicottero nasconde la testa tra le piume.

Se quella foto fosse stata creata da un’intelligenza artificiale, ci sarebbero voluti cinque secondi per mettere insieme alcuni pixel“catene di uno e di zero”, come dice Miles Astray, per creare un flamenco che non esiste, ottenuto allenandosi con foto umane, tra le quali potrebbero essercene anche alcune sue.

Una fotografia umana è un momento della vita, l’immortalizzazione di qualcosa di reale, con una luce reale, e una tecnica e uno sforzo che richiedono anni di studio. Anche viaggiando in quel luogo e in quella situazione specifica. Una foto AI è costituita semplicemente da pixel impilati insieme da una rete neurale, in base al suo addestramento. Ha un grande valore tecnologico, senza dubbio, ma, Ha anche meriti artistici?

Il fotografo umano che ha boicottato un concorso fotografico per l’intelligenza artificiale con una foto scattata da lui è già un eroe per i suoi colleghi professionisti. È una battaglia appena iniziata.

Conosciuto come lavoriamo su Computeroggi.

Tag: fotografia, intelligenza artificiale, macchina fotografica, fotoritocco

 
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