Miguel Romano ha confermato la morte di Mercedes, sua moglie e compagna di vita da più di 65 anni

Miguel Romano ha confermato la morte di Mercedes, sua moglie e compagna di vita da più di 65 anni
Miguel Romano ha confermato la morte di Mercedes, sua moglie e compagna di vita da più di 65 anni

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mia moglie è appena morta”. Commosso ma calmo, Michele Romano confermato questo venerdì a LA NAZIONE la morte di qualcuno che è stato il suo compagno di vita per quasi settant’anni, Mercedes López Paredes. Secondo lo stesso stilista, la donna, 85 anni, era molto malata da tempo.

Nelle interviste Romano ha sempre chiarito quanto sia stata importante “Meme”, sua moglie, all’inizio della sua carriera. “Mi piaceva fare le cose bene, rendere felici i clienti. Certo questo mi ha portato a farmi conoscere, la fama è arrivata dopo, ma quasi non me ne rendevo conto, è stato un processo lento. E ‘Meme’, mia moglie, con la quale all’epoca ero appena fidanzato, c’entrava molto“, ha detto a questo mezzo in agosto.

Lo stilista Miguel Romano e Mercedes López Paredes, il giorno del loro matrimonio

“Ci siamo incontrati da adolescenti in una palestra dove ballava lo spagnolo. Lavorava come babysitter in uno studio medico e le ho proposto di venire con me al salone, le ho detto che le avrei insegnato il mestiere. È iniziato come una manicure. Era una donna molto bella, con un viso e dei capelli spettacolari. Poco dopo è stato aperto un concorso per scegliere la modella per un fotoromanzo e non ho esitato a presentarla. Gli ho fatto una foto e l’ho inviata. Non solo l’hanno accettata, ma dopo diverse preselezioni è risultata vincitrice tra più di 1.500 ragazze”, ha spiegato l’hairstylist che un tempo acconciava star come Susana Giménez, Nacha Guevara, Graciela Borges, Tita Merello, Sophia Loren e persino Freddie. Lo stesso Mercury, durante la visita del gruppo Queen in Argentina, nel 1982.

«Era sempre in coppia, ma attenzione, in quel periodo guadagnava 10 volte più di me, la mia parrucchiera era molto umile. Insisto, il mio è stato un processo, perché all’epoca i saloni facevano solo tagli e permanenti finché, qualche tempo dopo, ho realizzato delle acconciature con la figura di mia moglie,” ha detto Romano nell’intervista. “In ogni spettacolo, evento e viaggio a cui ho partecipato nel corso dei decenni, mia moglie era sempre al mio fianco. Sono un uomo di buon carattere e abbiamo un grande cameratismo”.

La salma di López Paredes sarà sepolta con un funerale questo sabato, alle 10,30, nel Pilar Peace Garden.

Da qualche giorno circolava la versione secondo cui Romano era pronto a chiudere il suo ormai mitico salone situato al varco Anasagasti al 2000, nel cuore di Palermo. Lo stilista però ha smentito la versione LA NAZIONE categoricamente: “Non vado in pensione, continuo. Quello che stiamo facendo è cambiare il salone di parrucchiere in modo che vengano più parrucchieri. Stiamo rimpicciolendo i posti in modo che possano entrare più clienti e arrivino più parrucchieri”.

Miguel Romano, nel suo mitico salone di PalermoAlessandro Guyot

Attualmente nel salone Romano ha l’aiuto della figlia Paola e della nipote Antonella. “Oggi la mia vita è più tranquilla, anche se lavoro 12 ore al giorno. Non so quanto avrò da vivere, ma sono contento di quello che ho”, aveva detto in quell’intervista pubblicata ad agosto. “Ho questo lavoro nel sangue. Ero molto giovane quando cominciai a tagliare i capelli e a togliere i pidocchi ai bambini di un caseggiato accanto a casa mia, a Villa Urquiza. Quando volevo andare all’accademia per imparare a tagliare i capelli, non avevo il sostegno di mio padre, che diceva che sarei morto di fame. Che bestia era! Finché non ci pensavo più, mi costringeva a lavorare accanto a mio zio come muratore, cosa che ho fatto per un po’, ma non potevo sopportarlo”.

“La mia passione per l’acconciatura è continuata e sono entrata in un’accademia. Ricordo che, durante una verifica, qualcuno mi disse: ‘Sei più un insegnante che uno studente’. L’ho detto a mio zio, che mi amava moltissimo, e lui mi ha aiutato a mettere su un posto molto umile, vicino alla casa dei miei genitori. I clienti hanno cominciato a scegliermi molto presto, mi sono fatto conoscere nella zona”, ha raccontato.

Con la collaborazione di Nieves Otero

LA NAZIONE

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