Washington-. Il riscaldamento nell’Artico, che si verifica a un ritmo più rapido rispetto al resto del pianeta, sta riducendo i livelli di polvere ambientale a lungo raggio nell’Asia meridionale, ha rivelato un nuovo studio.
La polvere può avere un enorme impatto sulla qualità dell’aria locale, sulla sicurezza alimentare, sull’approvvigionamento energetico e sulla salute pubblica, ma si sa poco su come il cambiamento climatico globale stia influenzando i livelli di questa sostanza.
Precedenti ricerche avevano scoperto che le quantità di polvere stanno effettivamente diminuendo in tutta l’India, in particolare nell’India settentrionale, sulla costa del Golfo Persico e in gran parte del Medio Oriente, ma il motivo rimane poco chiaro.
Gli scienziati della John A. Paulson School of Engineering and Applied Sciences di Harvard stanno lavorando per capire in che modo il cambiamento climatico globale sta influenzando i livelli di polvere nella regione.
Il declino può essere attribuito al riscaldamento dell’Artico molto più rapido rispetto al resto del pianeta, un fenomeno noto come amplificazione artica, dicono gli esperti.
Questo processo destabilizza la corrente a getto e modifica le traiettorie delle tempeste e i modelli dei venti sulle principali fonti di polvere nell’Asia occidentale e meridionale, vale a dire la penisola arabica e il deserto del Thar, tra India e Pakistan.
La gestione locale del territorio, la rapida urbanizzazione e industrializzazione contribuiscono ai livelli di polvere nell’Asia occidentale e meridionale, ma ciò che è nuovo in questo studio è l’influenza sempre più dominante del cambiamento della circolazione nel contesto climatico globale, ha affermato
Michael B. McElroy, professore di studi ambientali ad Harvard.
