Lo Stato di Palestina è riconosciuto da più di 140 paesi ed è un membro attivo della comunità internazionale, motivo per cui si è guadagnato il diritto di diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, ha affermato Ernesto Soberón.
Al dibattito aperto convocato dall’Assemblea Generale ha partecipato il rappresentante cubano Ernesto Soberón. (Foto: PL)
Cuba ha considerato questo mercoledì l’adesione della Palestina all’ONU come un passo indispensabile per la soluzione del conflitto, definendo vergognoso il recente veto degli Stati Uniti al processo.
Durante il dibattito aperto convocato dall’Assemblea Generale, il rappresentante permanente dell’isola presso le Nazioni Unite, Ernesto Soberón, ha chiesto di rimediare senza indugio a quella che considera un’ingiustizia storica.
Lo Stato di Palestina è stato riconosciuto da più di 140 paesi, inclusa Cuba. È un membro attivo della comunità internazionale e dei forum multilaterali ed è soggetto ai diritti e agli obblighi previsti da vari strumenti internazionali, ha affermato.
Senza dubbio hanno guadagnato il diritto di diventare membri a pieno titolo delle Nazioni Unite, ha affermato il diplomatico.
Soberón ha respinto le dichiarazioni di Israele riguardo al suo Paese, assicurando che Tel Aviv non ha l’autorità per dare lezioni sui diritti umani.
“Sta solo cercando di distogliere l’attenzione dai suoi crimini di genocidio, contro l’umanità e di apartheid, che si verificano da 75 anni contro il popolo palestinese nello stesso territorio palestinese e che, attualmente, stanno assumendo proporzioni estreme”, ha sottolineato. .
In questo senso, ha ricordato il bilancio mortale dell’offensiva a Gaza che ha accumulato più di 34mila morti, in grande maggioranza donne e bambini; quasi due milioni di sfollati; e l’alto rischio di morte per carestia e malattie.
Il rappresentante cubano ha definito inaccettabile il mancato rispetto da parte del Consiglio di Sicurezza delle proprie risoluzioni per porre fine agli eccessi di Israele, di cui gli Stati Uniti sono storicamente complici.
A questo proposito, ha individuato la nazione del nord per aver ripetutamente ostacolato e utilizzato il veto per impedire l’azione dell’organismo, minando la pace, la sicurezza e la stabilità regionale.
“Il mondo è testimone dell’indicibile sofferenza del popolo palestinese”, ha avvertito l’ambasciatore.
Allo stesso tempo, ha riaffermato l’urgente necessità di una soluzione a due Stati e la solidarietà del suo Paese ai palestinesi, che necessitano del fermo sostegno dell’Assemblea Generale.
«Ogni minuto di impunità, passività, doppi standard o silenzio costerà più vite innocenti. La comunità internazionale deve agire adesso”, ha sottolineato.
