Attraverso un messaggio sul suo profilo sul social X, il presidente ha invitato coloro da lui nominati a questi incarichi a non dimenticare che questo salvataggio deve essere costruito con fatti e trasparenza.
“Il governo centrale lavorerà fianco a fianco con ciascuno di voi, tutti i dipartimenti sono importanti affinché il Guatemala possa andare avanti”, ha osservato il capo dello Stato.
Arévalo ha accompagnato il testo con una foto con i 20 finora nominati, in un processo di selezione da lui promosso a partire dallo scorso febbraio.
Il 25 marzo, il politico 65enne ha ordinato il licenziamento di 17 funzionari dipartimentali in tutto il Paese.
Nel quadro della definizione delle nuove proposte, le organizzazioni sociali e la popolazione indigena hanno criticato le azioni discutibili di alcune comunità.
Hanno esortato il presidente a richiedere liste con cittadini idonei e a non negoziare con i deputati golpisti e i governi locali.
Analisti e commissioni hanno chiesto al presidente di “indagare sui segnali di compravendita durante il processo di selezione della rosa dei candidati e di dare priorità al salvataggio degli spazi della società civile”.
Questi incarichi in Guatemala, destinati all’esecuzione del bilancio dei lavori pubblici, non sono di elezione popolare, ma di nomina e revoca gratuita da parte dell’Esecutivo.
Durante gli ultimi tre governi, secondo diverse analisi, alcuni funzionari eletti sono stati poi accusati di corruzione.
Arévalo, che ha assunto la presidenza presidenziale il 14 gennaio di quest’anno fino al 2028, si impegna a combattere frontalmente questo flagello e a trasformare in realtà la promessa di una nuova primavera.
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